CITTA' DI CASTELLO - Si è chiuso con un libro artistico di Isabella Dalla Ragione “Letture tifernati”, ciclo di incontri sulla scritture e libri riconducibili alla città. Per l’ultimo appuntamento “Letture tifernati” ha cambiato sede, trasferendosi nella sala dei Fasti della Pinacoteca, uno dei protagonisti del libro “Tenendo innanzi frutta”, dove si ricostruisce e raffigura la storia della riproduzione pittorica della frutta e i suoi corrispettivi in natura. Il volume, edito da Petruzzi, nasce nell’ambito dell’attività che Isabella Dalla Ragione, agronoma, svolge a San Lorenzo di Lerchi sede della collezione “Archeologia arborea”, fondata con il padre Livio. Nel corso dell’iniziativa l’autrice ha spiegato che l’idea “è nata come omaggio alla nostra ricca storia naturale ed artistica grazie alle fotografie di Emilio Tremolada in cui sono messe a confronto le specie e varietà vegetali con la loro raffigurazione pittorica”. “Tenendo innanzi frutta. Vegetali coltivati, descritti e dipinti tra ‘500 e ‘700 nell’Alta Valle del Tevere” è stato presentato anche attraverso una illustrazione di Franco Ivan Nucciarelli, docente di Iconografia e Iconologia all’Università di Perugia. A conclusione di Letture tifernati, l’assessore alla Cultura Rossella Cestini ha tracciato un bilancio positivo, sottolineando come “l’interesse del pubblico, per proposte editoriali, tra loro eterogenee, non sia mai venuto meno. Abbiamo intenzione di organizzare un ulteriore ciclo di incontri con gli autori locali, dal momento che, per respiro e qualità delle produzioni, rappresentano spesso un termine di raccordo con gli scenari nazionali della letteratura e degli studi di genere. Abbiamo volutamente spaziato in mondi poco comunicanti nel selezionare i volumi di Letture tifernati: dai noir contemporanei alla critica d’arte, passando per la prosa surreale o la letteratura scientifica, ogni libro ha contribuito a creare il quadro di come di muove l’editoria di oggi e di come i tifernati, direttamente o indirettamente, ne siano, a vario titolo, protagonisti”. Condividi