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PERUGIA (Avi News) – Quanto incide sulle scelte formative e lavorative il sesso di un persona? Rispondere a questo interrogativo è stato l’obiettivo dell’incontro “Essere maschio, essere femmina”, organizzato dall’Istituto tecnico tecnologico “Alessandro Volta” di Perugia, all’interno di un percorso legato alle tematiche delle pari opportunità e sviluppato nell’ambito della nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, introdotta tra gli insegnamenti della scuola. L’incontro, che si è svolto sabato 29 maggio, nella sede dell’istituto, è stato aperto dagli interventi di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, e Lorena Pesaresi, assessore alle pari opportunità del Comune di Perugia, moderati da Rita Coccia, dirigente scolastico dell’Itis Volta. “Un incontro – ha spiegato Rita Coccia – per stimolare la riflessione sulla parità di genere e soprattutto sull’importanza dell’orientamento e della formazione in vista di un futuro inserimento lavorativo. Il nostro è un istituto frequentato soprattutto da studenti maschi e che vanta un 99 per cento di occupabilità alla fine del percorso di studi: per questo è importante far capire alla ragazze e agli stessi docenti come certi percorsi tecnici offrano ottime possibilità anche alle studentesse. Dobbiamo lavorare su nuove prassi e nuovi strumenti, partendo dall’orientamento nella scuola dell’obbligo, per facilitare i processi di integrazione per un effettivo raggiungimento delle pari opportunità nel mondo del lavoro”. La proposta dell’istituto, allora, come anticipato dalle due professoresse responsabili del progetto Lorena Pini e Silvia Mazzoni, è quello di “creare un laboratorio di pari opportunità, con approfondimenti per gli operatori e per gli studenti, proprio in una scuola, come la nostra, legata allo stereotipo di essere un istituto tecnico esclusivamente maschile. Con questo convegno, poi, abbiamo voluto sollecitare l’interesse dell’opinione pubblica su tali tematiche perché siamo convinti che quando si vuole lavorare e modificare uno stereotipo è necessario coinvolgerla, così come è importante collaborare con le istituzioni”. “Siamo pronti ad appoggiare questi progetti – ha infatti ribadito l’assessore Pesaresi -. Parlo anche a nome dell’assessore provinciale alle pari opportunità Ornella Bellini, perché crediamo sia importante orientare scelte formative che poi influiranno sulle possibilità lavorative. L’obiettivo è lavorare contro una cultura discriminatoria che porta a divari retributivi e di carriera tra uomini e donne. Ed è dalla scuola che dobbiamo partire”. “Vogliamo sostenere progetti come questi dell’Itis Volta che prova a promuovere nel percorso di studi una cultura delle pari opportunità, ad orientare sulla formazione tecnologica e scientifica anche le ragazze – ha sostenuto il presidente Marini -. Perché è necessario dare quelle basi di qualità di partenza anche per nuove chance nel mercato del lavoro e della professione. Tra le nostre finalità istituzionali, poi, ci sono anche le azioni concrete: sia dal punto di vista della legislazione che da quello delle risorse finanziarie, da sperimentare su progetti che possano dare risposte alle donne, sia nell’ingresso del mondo del lavoro, sia nell’imprenditorialità femminile, sia nel superamento delle differenze per esempio dovuto al carico familiare”. A seguire, ci sono stati gli interventi di Marina Toschi, consigliera pari opportunità della regione Umbria (su “Femmina? – 30 per cento”, in riferimento al divario retributivo tra uomini e donne), Antonietta Petetti, responsabile della sezione politiche attive del lavoro della Regione Umbria (su “Le differenze e le politiche di genere come opportunità di crescita del genere umano”), Angelica Mucchi Faina, professore ordinario di psicologia sociale della facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Perugia (su “Divisione dei percorsi in base al genere: alcuni dati dell’Università di Perugia”), Emilia Sorci e Giuseppe Barberi di Sviluppumbria (su “Donna e impresa”), Maria Zappelli Cardarelli del comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Perugia (su “L’imprenditoria femminile nella provincia di Perugia”) e la sindacalista Vanda Scarpelli (su “Donne e crisi economica”). Condividi