di Daniele Bovi L’avvistamento è avvenuto in un noto ristorante di Magione e poi oggi pomeriggio in Corso Vannucci a Perugia. Protagonista del suddetto avvistamento l’ex presidente del Perugia Calcio Silvestrini, da molti rimpianto ora che il glorioso Grifo è stato costretto a trangugiare l’amaro calice del fallimento. Il secondo in cinque anni. Alla prima asta fallimentare, quella post Santo Domingo (intorno ai fallimenti della squadra c’è sempre quel tocco di esotismo a rendere il tutto pecoreccio e grottesco), partecipò proprio l’imprenditore romano. Quello che a molti puristi del donca pallonaro, al di là delle critiche sul piano sportivo che ci potevano stare tutte, non piaceva perché diceva “Perugggia”. L’imprenditore che lasciò conti in ordine come un hotel a 5 stelle e che ora ha ritrovato, dopo l’epoca de “il Perugia ai perugini” (buono come titolo di un libro sugli ultimi due anni)come Roma dopo il passaggio dei lanzichenecchi. Che ci faceva Silvestrini in questi giorni delicati dalle parti di Perugia? Affari? Visita di cortesia? Un cordiale con i tanti amici che ha da queste parti? Oppure qualcosa in più? Magari qualcuno gli ha fatto arrivare proposte all’orecchio? Quel che possiamo dirvi di certo è che Silvestrini ha mangiato, ha salutato gli amici e se n’è tornato dalle sue parti. Inutili i corteggiamenti, il Grifo non tornerà mai nei suoi orizzonti. Addio Perugggia. Condividi