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PERUGIA - Oggi e domani si svolge nel capoluogo umbro la quarta edizione del Fru, Festival delle radio universitarie, organizzato da Radiophonica, piattaforma telematica dell'Adisu di Perugia articolata in webradio, web tv e giornale web, in collaborazione con RadUni, l'associazione nazionale delle emittenti studentesche. Quest'anno per la prima volta il festival esce dai campus e si trasferisce in piazza per una piu' coinvolgente presentazione del mondo dei media universitari. Protagonisti 260 giovani provenienti da tutta Italia e una quarantina di radio studentesche, che si alterneranno in diretta streaming nella postazione allestita in piazza IV Novembre. Nei convegni e workshop in programma saranno affrontati i temi generali legati alla radio e in particolare quello del suo rapporto con la lotta alla criminalita' organizzata. ''La prima web radio universitaria, quella di Verona, ha quattro anni e le sorelle minori sono gia' diventate 34'', ha spiegato stamani Gioia Lovison, presidente dell'associazione RadUni, che ha fatto il punto su un mondo molto diversificato in Italia, anche ''in rapporto ai budget dei vari atenei''. Tratto comune resta ''la linfa che anima le radio, gli operatori che non mollano perche' sanno che la radio rappresenta prima di tutto un'esperienza formativa''. A riprova dell'influenza esercitata dai nuovi media anche sulle radio studentesche, la Lovison ha ricordato la modifica apportata ieri allo statuto dell'associazione, che e' diventata punto di riferimento di tutti i media universitari, e non solo degli operatori radiofonici. ''Ormai la tendenza e' quella della nascita di portali - ha spiegato la Lovison - dove le trasmissioni radiofoniche sono solo uno dei contenuti, mentre le tematiche spaziano sempre piu' oltre il mondo accademico, comprendendo anche musica selezionata e cultura''. Dopo il dibattito di stamani alla Sala dei Notari, incentrato sul confronto tra radio istituzionali e radio universitarie, oggi pomeriggio si discutera' di giornalismo partecipativo, con focus sul ruolo delle piccole realta' come le radio universitarie, che, anche attraverso le nuove tecnologie, incarnano le piu' recenti spinte dal basso. Domani, secondo e ultimo giorno del festival, si parlera' in particolare di radio come strumento a favore della legalita', tema nato dall'incontro con Radio 100 Passi, con la partecipazione di uno dei suoi primi esponenti, Giovanni Impastato, oltre che del presidente, Danilo Sulis. Il festival tra l'altro coincide con il ''compleanno'' di UStation, la piattaforma con funzione aggregatrice dei contenuti forniti dalle varie radio d'Italia, nata a Salerno un anno fa da un progetto Telecom per la creazione di imprese nel settore web 2.0. UStation ha anche consentito la competizione online per la selezione delle cinque band universitarie tra cui stasera sara' premiata la migliore a cura di RadUni. Condividi