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PERUGIA - Cia e Confagricoltura dell'Umbria, sottolineano ''la necessita' di non abbassare la guardia rispetto al destino della coltivazione del tabacco in Umbria'', ricordando l' importanza della coltivazione e della lavorazione del tabacco, che occupa circa 10 mila addetti. Le due organizzazioni - in un comunicato congiunto - rammentano alle istituzioni ed al nuovo ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, ''la necessita' di raggiungere l'intesa con la Commissione europea per la definizione della misura agroambientale specifica per il tabacco''. A giudizio di Cia e Confagricoltura dell'Umbria, inoltre, ''il ministro Galan dovrebbe avviare e farsi garante politico delle trattative con tutte le componenti della filiera per far si' che queste si impegnino a fare la loro parte, acquistando tabacco italiano a prezzi di mercato in linea con l'aumento dei costi di produzione''. Stigmatizzano inoltre ''il comportamento del Governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha chiesto la stessa cosa, con una lettera a Galan, dopo che da ministro, nonostante le numerose e frequenti sollecitazioni avanzate da Confagricoltura e Cia, si e' contraddistinto per la sua latitanza e la sua inerzia sull'argomento. In altre parole sta chiedendo al suo successore di fare quello che lui non ha voluto o non e' riuscito a fare''. La preoccupazione delle due organizzazioni agricole per il protrarsi delle trattative deriva dal timore che le multinazionali mirino a sottrarre dal giusto prezzo del tabacco l'entita' riconosciuta ai produttori dalla misura agroambientale. Cia e Confagricoltura dell'Umbria ribadiscono, inoltre, che ''accordi riguardanti solo una parte molto limitata di produzione (meno del 15%), come quello annunciato, e mai presentato, con grande enfasi da Coldiretti e Philip Morris nei giorni scorsi, non sono risolutivi, rischiano al contrario di far apparire come risolte le problematiche di un comparto che sta attraversando una fase di profonda incertezza''. ''Sarebbe auspicabile invece - concludono Cia e Confagricoltura dell'Umbria - uscire allo scoperto, con un impegno costante e quotidiano di tutte le organizzazioni della filiera, comprese quelle che ora riconoscono finalmente nel tabacco un comparto strategico per l' economia agricola della nostra regione, per favorire un rapido e concreto superamento delle difficolta' evitando, se possibile, di creare effimere illusioni con trionfalistici annunci di intese assolutamente inconsistenti''. Condividi