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Carla Adamo PERUGIA (Avi News) – È stato il parco di Acquarossa, a Gualdo Cattaneo, domenica 23 maggio, la suggestiva location di “BiolEvo”, la cerimonia di consegna dei premi della 15ª edizione di Biol, kermesse internazionale riservata ai migliori oli biologici, che da quindici anni in Puglia assegna i più importanti riconoscimenti mondiali del settore. Una manifestazione che ha permesso di premiare, oltre alle aziende e agli oli che si sono distinti a livello internazionale, anche i migliori oli umbri, prodotti con agricoltura biologica. Sono stati, infatti, 25 i partecipanti alla competizione regionale: ad aggiudicarsi il primo posto della categoria l’azienda agraria Bacci Noemio di Gualdo Cattaneo, che ha anche ritirato il premio “Biolblended” per il miglior olio imbottigliato e commercializzato con marchi non del produttore che è stato il “Terra Olivata”. Secondi classificati, pari merito, per il premio regionale, l’azienda agraria Viola e il frantoio di Spello Uccd Coop, mentre la terza classificata è stata l’azienda Agricola. Menzione di merito, poi, per le aziende agricole umbre Calvarone, Marfuga, Moretti Omero, Caravita di Merulli Giovanna, Sorelle Zappelli Cardarelli e Batta Giovanni. “Siamo stati molto felici – ha commentato Monia Angelelli, titolare del parco Acquarossa – che questa premiazione così importante si sia svolta nella nostra struttura, un parco dedicato non solo ai giochi e all’intrattenimento, ma soprattutto alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti tipici umbri come, per esempio, legumi e olio che produciamo in grande quantità”. Ad aprire la giornata, organizzata da Consorzio Certifica, Aprol, Comune di Gualdo Cattaneo, Premio Biol e Icea, il convegno “Etica e certificazione”. Tra i partecipanti all’incontro Giuliano Sfascia, assessore alla promozione del territorio del Comune di Gualdo Cattaneo, Gaetano Paparella, presidente nazionale Istituto per la certificazione etica e ambientale, Fabiana Geranio, docente di lettere e filosofia, Lorenzo Paluan, della responsabilità sociale Icea, Anna Neglia, responsabile dell’organizzazione premio Biol, Maria Franchi, coordinatrice Sot Icea Umbria e Marche, Giulio Scatolini, presidente Aprol Perugia e Fernanda Cecchini, assessore alle politiche agricole e agro-alimentari della Regione Umbria a cui sono state affidate le conclusioni. “Per noi – ha commentato Sfascia – è molto significativo che questa manifestazione si svolga a Gualdo Cattaneo, un territorio secondo solo a Trevi, in Umbria, per la produzione di olio. Il 15 per cento del territorio comunale dedicato all’agricoltura, infatti, è destinato all’olivicoltura”. “Etica e certificazione – ha aggiunto Fernanda Cecchini - credo siano la sintesi del bisogno che oggi ha l’agricoltura di ritrovare qualità, per mettere a disposizione dei cittadini prodotti buoni e sani e, allo stesso tempo, di costruire un percorso che la riporti a rivestire una grande importanza nella nostra economia. L’olio rappresenta una voce importante perché fa parte dei connotati dell’Umbria e credo abbia bisogno di essere ricollocato a pieno titolo nelle dinamiche delle produzioni e dello sviluppo della regione. Il nostro impegno a livello regionale è quello di stare accanto ai produttori tradizionali, ma anche a quelli che praticano agricoltura biologica, che in Umbria sono circa 1.500”. Dopo la proclamazione dei vincitori del premio Biol, avvenuta a Bari, lo scorso aprile, nel parco Acquarossa, sono stati premiati, oltre agli umbri, il vincitore assoluto di “Biol”, l’extravergine siciliano “Primo Bio” dei Frantoi Cutrera di Ragusa, risultato il migliore tra i circa 350 oli in gara, giunti da 17 paesi di tutto il mondo. Secondi, in ex aequo un altro olio siciliano, il “Terraliva” dell’azienda Cherubino di Siracusa, e il portoghese “Risca Grande”. Tra altri riconoscimenti principali, oltre al “Biolblended”, il “Biolpack” per la miglior accoppiata etichetta-packaging, assegnato, da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo, all’extravergine pugliese “De Carlo” di Bitritto, anche il “BiolKids”, assegnato da una giuria di bambini all’olio californiano “Lunigiana”. Condividi