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Il capogruppo PRC SE Gianluca Graciolini La locandina con la quale il Museo Civico Rocca Flea annuncia l'inaugurazione di un “Laboratorio didattico permanente di Scavo archeologico simulato” dovrebbe costituire nelle intenzioni dei promotori un'occasione di ulteriore valorizzazione delle attività didattiche e di ricerca che sono essenziali e complementari al mantenimento delle attività museali proprie di esposizione e di conservazione, quelle cioè che la gente comune pensa siano esclusive o preponderanti nella vita di un Museo. L'idea progettuale è giusta ma non vorremmo che si esaurisca nella solita vetrinetta fatta apposta magari per far dire a Morroni e alla Monacelli che la Città delle Quattro Epoche, promessa in campagna elettorale, sia cosa fatta. E non vorremmo che si esaurisca solo e subito nelle prestazioni di consulenza dell'archeologa corresponsabile del progetto. Vorremmo che l'iniziativa possa trovare il suo sviluppo e possa dare un respiro in più alla programmazione delle politiche di valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale di cui questa Città e la sua amministrazione si devono dotare e di cui hanno bisogno. Di questa esigenza abbiamo già parlato presentando la mozione per riportare a Gualdo i Dischi aurei e gli altri reperti archeologici della Valle di Santo Marzio e a questa esigenza abbiamo rivolto l'obiettivo più profondo di questa nostra sollecitazione. Certo, però e a ben vedere, fa sorridere un po' questa iniziativa: dalle promesse di prosecuzione degli scavi archeologici di Taino, dalla Città delle Quattro Epoche si è tosto passati agli scavi simulati. Già perchè, con questa Giunta e i suoi effetti speciali, lo spettacolo è sempre assicurato, meno la sostanza e la concretezza: tant'è che anche gli scavi archeologici possono diventare solo virtuali. La chicca vera della mattinata d'inaugurazione del Laboratorio è poi la presenza di Sandra Monacelli, da consigliera regionale e posta subito dopo gli interventi di sindaco ed assessore. Le cose son tre: o soffre di nostalgia e ci crediamo poco viste le differenze di appannaggio, o dovremo aspettarci che ad ogni iniziativa futura della Giunta la Monacelli debba comunque continuare ad avere una visibilità garantita e permanente e ciò sarebbe improprio sotto il profilo istituzionale e costerebbe caro ai gualdesi perchè per le sue vetrine si getterebbero i già pochi soldi dalla finestra. L'ultimo dubbio? Il nuovo assessore Balloni ha bisogno della balia. Condividi