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PERUGIA - I dati 2009 relativi ai protesti levati nella provincia di Perugia resi noti dalla Camera di commercio ''confermano l'aumento dei protesti, sia del numero degli effetti che, ancor piu', del loro importo monetario''. Dopo la crescita del 2008 - spiega l'ente camerale in un comunicato - limitata nel numero dei titoli protestati (+0,56%), ma molto forte (+14,4%) per quanto concerne l'importo totale degli insoluti, nel 2009 il numero dei protesti sale ulteriormente del 4,5% con un valore complessivo che avanza del 6,4% e per la prima volta supera il tetto di 50 milioni di euro di insoluti in un anno. In aumento dell'1,8% il valore medio dei titoli protestati. Cambiali, assegni, tratte, tratte non accettate, andati insoluti e protestati, nel 2009 gli effetti protestati in provincia di Perugia sono stati 16.026 contro i 15.333 del 2008 (+ 4,5%, nel 2007 furono 15.247) per un valore complessivo di euro 50.685.065, a fronte dei 47.651.074 di euro toccati nel 2008 (+6,4%, nel 2007 fu di 41.63.065,00 di euro). In crescita moderata il valore medio degli effetti passato dai 3.107,00 euro del 2008 ai 3.162,00 dell'anno scorso (+1,8%). Migliore la situazione della provincia di Perugia rispetto al livello nazionale, dove nello stesso periodo il numero dei protesti sale del 6,4% contro il 4,5% e il valore dei titoli segna addirittura un + 14,4% ben al di sopra del + 6,4% registrato a Perugia. Per il presidente della Camera di commercio, Giorgio Mencaroni, ''la crisi si misura anche con le difficolta' di famiglie e imprese ad onorare le scadenze dei propri impegni di pagamento. Tuttavia e' incoraggiante notare che dopo un picco nel secondo trimestre 2009, nel terzo e nel quarto trimestre abbiamo registrato una contrazione sia nel numero che negli importi dei protesti''. L'incremento dei protesti nel 2009 e' dovuto principalmente all'aumento dei paghero' cambiari e cambiali tratte accettate, sia nel numero, passato da 9.823 a 11.010 unita', che nell'importo complessivo, pari a circa 24 milioni e mezzo di euro, contro un valore di oltre 19 milioni di euro registrato nel 2008. Tale crescita nel numero e nel valore delle cambiali protestate non e' stata sufficientemente compensata dalla riduzione che si e' invece verificata per gli assegni, diminuiti da 3.091 nel 2008 a 2.627 nel 2009 e, in parte, per le tratte non accettate. Condividi