Strilla, mette il broncio, non si fida di nessuno. Palazzo Grazioli sembra una piazza del mercato dove c'è chi va e chi viene, riunisce in una stanza i parlamentari più fedeli e fa sostare in un'altra il ministro Tremonti il quale si stufa e protesta, lui ha fretta deve tagliare, colpire nel gruppo, ha bisogno di far cassa, ventotto miliardi di euro non sono uno zuccherino da succhiare lentamente.
Berlusconi è infuriato, schiuma rabbia come un toro quando li si spalancano le porte del toril ed entra nell'arena per affrontare il torero. Si dice che gli fumano le narici. A Berlusconi fumano altre cose e, come tutti i tori che si rispettano, prende di mira il capote, quel drappo di tela rosa acceso, quasi rosso, che il torero sbandiera di fronte all'animale.
I colpi dei picadores
Gli si avventa contro dopo aver ricevuto i colpi dei picadores che lo menano sul collo con la vara de picar. Rimane ferito e perde un po' di forza ma non è stupido, si accorge che l'obiettivo da colpire non è il capote, ma quello strano personaggio tutto agghindato.Pensa,per quanto possa farlo un toro, cosa deve fare mentre tre banderilleros gli infilzano sulla groppa tre paia di banderillas. Il dolore non è grande ma il toro si infuria sempre più- Guarda il nemico che ora imbraccia un drappo scarlatto, rosso che più non si può, la muleta. Ma è un trucco, nell'altra mano impugna una spada. Quasi sempre il toro stramazza a terra. Berlusconi ci sembra arrivato alla fase delle banderillas. Gli piovono da tutte le parti, cerca di evitarle, ma un giorno è Fini a mettersi di traverso e, con Bocchino, annuncia che sulla legge vergogna che elimina la libertà d'informazione e i mpedisce ai magistrati di svolgere le indagini necessarie a colpire vla criminalità organizzata, non si può andare avanti a colpi di fiducia. Bossi coglie l'occasione per dire c he di queste cose non si è mai discusso e lascia Berlusconi cl fiato sospeso.
Dal Colle notizie non rassicuranti
Dal Colle gli giungono notizie non rassicuranti sull'esito di una legge incostituzionale. Il Capo dello Stato fa sapere che è stufo di decreti che “ comprimono” il Parlamento, un modo quirinalizio per dire che Senato e Camera vengono ormai sistematicamente esautorate. Ma quello che non tollera è Tremonti. Il ministro seguendo un'indicazione europea vuole introdurre una soglia di 3.000 euro oltre la quale non sono ammessi pagamenti cash o con titoli trasferibili. A Berlusconi questo provvedimento per contrastare l'evasione fiscale è come l'effetto che provoca la rossa muleta al toro . Ma come, lui ci ha fatto una campagna elettorale contro Prodi accusandolo di voler spiare nelle tasche degli italiani e ora dovrebbe mettere il sigillo a un provvedioewnto di tale natura? E,sempre più infuriato, grida che lui non taglia niente, che non farà “ macelleria sociale” non infilerà nel tritarcarne pensioni, stipendi dei dipendenti pubblici, scuola, sanità,università, non aumenteranno le imposte, non sono alle viste condoni , sanatorie per le case fantasma, mai registrate al catasto.
Si lamenta: la sinistra lo calunnia
Tutte “calunnie “ della sinistra, tutte “infamie” contro di lui. Eppure sono queste le notizie che circolano. Allora che farà il governo. Berlusconi lo dice in poche parole:” Taglieremo le spese eccessive e colpiremo naturalmente l'evasione fiscale”, Come, un mistero. Addirittura si annunciano incontri con i sindacati ma si continua a tener fuori la Cgil che, per esempio, non è al corrente di riunioni con i ministri interessati che sarebbero in calendario. Il capo del governo si infuria sempre più quando dal Pd gli viene la richiesta di presentarsi ai cittadini è di dire la verità sulla gravità della situazione economica in cui si trova il nostro paese. Ammettere, di fatto, gli errori del “ va tutto bene”. Non sia mai che Berlusconi si presenti a reti unificate per raccontare la verità e indicare i provvedimenti necessari che devono essere mirati alla crescita, dell'occupazione in primo luogo e dei redditi da lavoro,più bassi e non a mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati che sono quelli cha hanno pagato di più, ma anche dei ceti medi, le piccole imprese, gli artigiani.
La signora Gelmini mette il broncio
Ed ecco la scappatoia, il tentativo di gettare fumo negli occhi degli italiani: Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, nel corso dell'intervento conclusivo all'Assemblea nazionale, ha fatto una constatazione: La ministra Gelmini è una che “ rompe i coglioni” agli insegnanti. Espressione fin troppo bonaria, detta come fanno gli emiliani e i toscani in particolare con il sorriso sulle labbra A volte addirittura viene detta in modo positivo per indicare uno tosto, che vuol fare valere le proprie opinioni, vuol vedere le cose messe al posto giusto,che, appunto, “ rompe i coglioni.” Vista la devastazione che questa signora sta provocando nel mondo della scuola Bersani poteva essere anche più aggressivo ma non è nel suo carattere. E la platea ha accolto con un grande applauso il riferimento ai problemi della scuola fatto dal segretario del Pd. Apriti cielo, chiuditi terra. Le verginelle del Pdl si sono scatenate. La Gelimini mette il broncio, come insegna il suo capo, fa l'offesa. Invece di rispondere sui problemi della crisi, sulle intercettazioni, sulle leggi ad personam, sulle proteste di tutto il mondo della scuola e delle università, degli studenti, dei giovani , dei precari a vita e quanto altro, hanno gridato al maleducato e poi nei confonti di una donna. Dimenticano quante volte esponenti del Pd, dell'Idv, anche dell'Udc, perfino i figiani sono stati offesi dalle verginelle. E poi, parla chi loro che obbedisce come un sol uomo/ donna a Bossi che in tema di volgarità non prende lezioni da nessuno, lui che con il” tricolore si pulisce il culo”.
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