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PERUGIA - "E' necessario lavorare sulla valorizzazione del capitale umano, puntare decisamente sull'economia della conoscenza, e quindi fare forti investimenti, anche a carattere selettivo, su ricerca e innovazione, appunto per migliorare i livelli di produttivita' della nostra regione. E sara' necessario fare una ricognizione di tutta la strumentazione delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale". Cosi' il neo-assessore alla Promozione dello sviluppo economico e delle Attivita' produttive, Politiche attive del lavoro e Formazione professionale, Gianluca Rossi della Regione Umbria, spiega, in un'intervista a LABITALIA, gli obiettivi del governo regionale, guidato da Catiuscia Marini, per lo sviluppo dell'economia e dell'occupazione nei prossimi cinque anni di legislatura. "L'Umbria -spiega Rossi- ha, dal punto di vista dell'economia e dell'occupazione, dei dati e dei risultati in 'chiaroscuro'. Se noi analizziamo il triennio 2007-2009 -aggiunge- abbiamo comunque un tasso di occupazione superiore a quello italiano e un tasso di disoccupazione inferiore a quello del Paese. Questo e' un elemento che ci conforta, se, ovviamente, ci sono gli effetti della crisi che investono le nostre aziende e hanno prodotto risultati negativi". E sul tavolo dell'assessore regionale, infatti, ci sono vertenze importanti di aziende in difficolta'. A cominciare dalla A. Merloni, "vogliamo sollecitare -ha detto Rossi- i commissari e anche il governo nazionale affinche' questa vicenda abbia il giusto peso nell'attenzione del ministero dello Sviluppo Economico". E la crisi sta coinvolgendo anche il comparto della chimica di Terni. "C'e' questa decisione della multinazionale Basell -spiega Rossi- di chiudere il sito di Terni e mantenere nel nostro Paese i siti di Ferrara e di Brindisi. Una scelta che il Gruppo fa, a nostro parere, con ragioni poco comprensibili, perche' parliamo di un sito che nel corso degli anni, pur subendo delle ristrutturazioni, sta dando un fatturato positivo. Inoltre, oggi i lavoratori sono in numero congruo, negli ultimi dieci anni non ci sono stati incidenti sul lavoro. Insomma -sottolinea- ci sono tutte le condizioni perche' questo sito mantenga una produzione, quella della polipropilene, che e' una produzione assolutamente importante". L'amministrazione regionale sta seguendo da vicino la vertenza. "Noi abbiamo chiesto come istituzioni locali -sottolinea Rossi- al governo di seguire questa vicenda, e siamo fiduciosi di arrivare a una soluzione che possa o mantenere l'attuale produzione o indirizzarci verso una strada, che sarebbe anche da noi auspicata, di reindustrializzazione verso il settore della chimica 'verde', 'pulita', che gia' vede una presenza molto significativa all'interno del sito ternano, che e' quella di Novamont". Altro tassello per lo sviluppo dell'economia regionale e', per Rossi, la formazione. "C'e' da fare -spiega Rossi- un ragionamento insieme alle imprese, perche' noi dobbiamo indirizzare sempre piu' la formazione verso le esigenze e il fabbisogno delle nostre aziende. Al tempo stesso, noi abbiamo, come regione Umbria, una specificita' che sono gli elevati livelli di istruzione, che non riusciamo a tradurre in livelli di occupabilita'. E questo -conclude Rossi- ci pone dinanzi l'obiettivo di indirizzare sempre di piu', in modo selettivo, risorse per la valorizzazione del capitale umano, per la messa a disposizione delle nostre imprese di lavoro qualificato. I nostri giovani sono laureati, competenti, soprattutto donne, e noi dobbiamo cercare di dare loro tutto il sostegno possibile, utilizzando risorse, strumentazioni e scelte legislative". Condividi