PERUGIA - C'e' attesa nella procura di Perugia per i riscontri che si spera di ottenere dall'analisi degli hard-disk dei computer dell'architetto Angelo Zampolini e del commercialista Stefano Gazzani. I due professionisti sono considerati figure chiave per districare il groviglio di affari che ruota intorno all'imprenditore Diego Anemone e a tutte le altre persone coinvolte nell'inchiesta su G8 e 'Grandi eventi'. Al lavoro sui supporti informatici, sequestrati dai carabinieri del Ros a Gazzani e Zampolini, ci sono i tecnici della procura perugina incaricati di analizzare i file per verificare se contengano tracce dei flussi di denaro riconducibile ad Anemone. Da quanto si apprende, tuttavia, queste operazioni richiederebbero ancora qualche giorno. Cosi' come a breve sui tavoli dei pm Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi dovrebbero arrivare gli esiti delle rogatorie internazionali su alcuni conti rintracciati dalla guardia di finanza a San Marino e in Lussemburgo riconducibili ad alcuni personaggi coinvolti nell'inchiesta. Stamani ufficiali del comando provinciale della gdf di Roma erano presenti negli uffici della procura di Perugia. In attesa dei riscontri sui pc e sulle rogatorie, intanto, nessuno degli indagati sarebbe stato convocato dai pm. La procura, sempre secondo quanto si apprende, e' comunque disponibile in qualsiasi momento ad ascoltare chi volesse presentarsi spontaneamente. Discorso che vale tanto per Anemone e Gazzani, quanto per l'ex ministro Claudio Scajola, che dopo aver annunciato la sua volonta' di incontrare gli inquirenti, ha poi rinunciato all'audizione come persona informata dei fatti. Condividi