ASSISI - Un'occasione di confronto per analizzare e valorizzare i rapporti di filiera nei vari comparti produttivi e nel contempo il lavoro delle imprese ''rosa'' e le produzioni del territorio, nell'ottica di massimizzarne il valore aggiunto e' l'obiettivo della tavola rotonda che si e' svolta oggi ad Assisi per iniziativa di Donne impresa di Coldiretti Umbria sul tema ''Made in Italy: due parole in... rosa''.
L'iniziativa, che rientra nell'ambito della due giorni umbra del Coordinamento nazionale di Donne impresa, il movimento per l'imprenditoria femminile cui aderiscono le donne socie della Coldiretti, ha coinvolto anche le rappresentanti di alcune categorie produttive umbre, Cna, Confcommercio, Confindustria, che hanno testimoniato le proprie esperienze sulle potenzialita' del vero ''Made in Italy'', nei vari comparti economici.
A fare gli ''onori di casa'' Adriana Bucco, responsabile nazionale di Coldiretti Donne impresa - e' detto in un comunicato dell'organizzazione -, che ha sottolineato come le donne rappresentino la colonna portante del settore agricolo in Europa.
''L'imprenditoria femminile - ha ribadito Maria Zappelli Cardarelli, responsabile Donne Impresa Coldiretti Umbria - rappresenta una realta' fondamentale nell'agricoltura odierna, ma anche negli altri comparti economici, in grado di apportare una grande spinta alla valorizzazione delle eccellenze made in italy, soprattutto in termini di fantasia, intuito e innovazione piu' avanzata''.
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