ROMA - I magistrati titolari dell'inchiesta sugli appalti hanno avviato delle indagini per risalire dall'identita' di un ufficiale della Guardia di Finanza che avrebbe avuto legami con Diego Anemone, l'imprenditore al centro della cricca scoperta dai pm di Firenze e Perugia.
E' quanto scrive 'L'Espresso' in un articolo che uscira' nel numero in edicola domani e di cui il settimanale ha fornito un'anticipazione. ''Una sera di ottobre di due anni fa - scrive L'Espresso - in un locale di Roma due imprenditori stringono accordi 'scellerati' con un ufficiale della Guardia di Finanza. Seduti davanti al piatto ci sono tre persone: un pezzo della 'cricca' formato da Diego Anemone e Piero Murino e un finanziere''.
I due imprenditori, afferma ancora il settimanale, ''per proteggere le loro attivita' illecite si affidano ad investigatori infedeli''. In quella sera di ottobre di due anni fa i carabinieri del Ros non sanno nulla di chi sia il terzo commensale ma le intercettazioni, sostiene L'Espresso, ''svelano la sua qualifica: un finanziere, uno di quelli importanti che avrebbe un ruolo di coordinamento operativo nella capitale, ma di cui non viene mai fatto il nome''. E adesso ''sono state avviate indagini per scoprire l'identita' di questo ufficiale'', considerato dagli inquirenti un ''tassello fondamentale nell'inchiesta''.
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