di Daniele Bovi Per i creditori la decisione del tribunale fallimentare di questa mattina è stata la peggiore. Il rischio di non vedere il becco di un quattrino a questo punto è altissimo. Come riporta questa mattina il Giornale dell’Umbria, durante il corso della giornata di ieri strane telefonate sono arrivate agli avvocati dei creditori dall’entourage di Lo Sole e Pomponi. “L’offerta – dice l’avvocato Grafas al Giornale – è stata ritenuta offensiva dal mio cliente”. Al legale del notaio Pettinacci infatti (che vanta 108mila euro di credito) erano stati proposti 80mila euro in titoli della Sec Srl, immobiliare che fa capo al romano Fabio Meduri. Una figura che settimane fa si qualificava come mediatore tra Lo Sole e Covarelli. In sostanza coloro che sono, in teoria, i grandi creditori (17 milioni in tutto) si attivano con strambe telefonate per offrire qualche spiccio ai piccoli creditori. La cricca è in moto e ha tentato fino all’ultimo di evitare il fallimento di Covarelli, della Mas e del Perugia. Proposte “oscene” sono arrivate anche all’avvocato Enrico Moroni, legale della farmacia di Ellera che vanta un credito di 22mila euro. “Nel tardo pomeriggio di ieri – dice Moroni ad Umbrialeft – ricevo una telefonata forse da quel Meduri di cui lei mi parla, ma non ne sono certo, ora non ricordo il nome”. Fiutata già da ieri l’aria che tirava Moroni è passato alla linea del pochi, maledetti e subito: “Ho fatto capire al mio interlocutore che se mi avesse corrisposto il 30 per cento del credito il mio cliente avrebbe accettato. Davanti ad un’offerta seria non solo avrei depositato una desistenza ma avrei proprio rinunciato al credito”. Nella tarda serata di ieri il fax arriva nello studio dell’avvocato: “Lì però non c’era – specifica – una proposta concreta di un pagamento immediato ma un altro ‘pagherò’”. A quel punto, e siamo già a stamattina, arriva il fallimento e il fax finisce nel cestino dell’avvocato. Come i 22mila euro. Condividi