Rappresentanze sindacali di base
Federazione del Pubblico Impiego,Comparto Sanità dell’Umbria
Basta con il criterio “meritocratico” di brunettiana memoria, adottato dall’ASL 2 dell’Umbria per la distribuzione dei fondi del Contratto Integrativo del C.I.D. Aziendale 2006/2009, sottoscritto in data 21.12.09 dalle sigle sindacali CGIL-CISL-UIL, FSI e NURSING UP!
Dicono che il fondo legato alla “progressione di fascia per tutti” è insufficiente, ecco perchè questa direzione aziendale si è inventata un criterio selettivo atto a redigere un’ignobile graduatoria con il fine di assegnare solo al 70% del personale, sotto le mentite spoglie della meritocrazia, la nuova collocazione economica. Il restante 30% del personale escluso la prenderà forse nel 2011.
Le conseguenze di queste scelte, oltre che sul piano economico, si ripercuoteranno pure in un aumento della conflittualità tra lavoratori perchè separano i “più bravi” cioè i premiati da quelli “meno bravi”.
“Divide et Impera”...forse è proprio questo l’obiettivo dell'azienda!
Ma quali sono questi criteri selettivi?
- contratto a tempo indeterminato al 01.01.2009, tagliando fuori quei lavoratori con anzianità superiore ai tre anni perché con contratto a tempo determinato;
- la formazione interna, che non tutti i lavoratori hanno potuto fare, sia per il carico di lavoro che non è stato possibile abbandonare, sia perché non autorizzati dai dirigenti;
- la formazione esterna che è stata fatta solo da chi poteva permettersela economicamente e che, inoltre, ha fatto aumentare il carico di lavoro a chi è rimasto in servizio.
E dove sono andati a finire i soldi del contratto integrativo? Nelle Posizioni Organizzative e nei passaggi interni verticali. Questi ultimi sono stati banditi con tempi e modi d’espletamento assolutamente irregolari che hanno visto l’esclusione di diversi lavoratori “non privilegiati” nonostante non siano stati ricoperti tutti i posti messi a concorso.
In questo marasma di premiati e non, ci sono lavoratori che non hanno ottenuto niente e lavoratori che hanno preso tutto, cioè i soliti noti di classe “A”, e, noi crediamo, non per la tanto sbandierata meritocrazia.
Vogliamo ricordare che la piattaforma sindacale della RSU conteneva diverse rivendicazioni, rimaste tutte sulla carta: l’adeguamento del buono pasto al costo della vita, fermo a 4,13 € da circa 15 anni, la banca delle ore, orario di lavoro, recuperi, reperibilità, mensa, festività soppresse, progressioni per il personale sanitario infermieristico, tecnico e O.S.S., stabilizzazione precari/interinali, un numero maggiore di RLS aziendali, e poi, per quanto riguarda i crediti ECM per gli operatori sanitari e di comparto, la possibilità di raggiungerli unicamente con i corsi aziendali, accessibili a tutti i lavoratori.
L’assegnazione di una “fascia per tutti” non è una richiesta esosa e oggi può essere indispensabile per consentire ad alcune categorie di lavoratori di arrivare a fine mese e garantire lo sviluppo professionale e la qualità nell’assistenza.
Rivendichiamo dunque una fascia per tutti con priorità d’assegnazione per gli stipendi più bassi!
Che l’amministrazione restituisca al “fondo di tutti” i soldi dirottati sulle posizioni organizzative e sui “progetti obiettivi”. Vogliamo il ricalcolo delle risorse aggiuntive e che queste siano ripartite tra tutto il personale e non su una piccola “elite” di privilegiati.
Se le casse della ASL 2 sono state “rapinate”, i “banditi” non sono certo i suoi lavoratori!
Vogliamo che il C.I.D. 2006/2009 sia ratificato con una consultazione referendaria dei lavoratori dell’Asl 2 dell’Umbria, perchè solo loro possono legittimare quanto sottoscritto in loro nome!
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