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di Daniele Bovi Per il Perugia si avvicina l’ennesima giornata di passione. Domani mattina infatti, dopo voci di tutti i tipi più o meno affidabili che si sono rincorse per tutto il giorno, potrebbe essere depositata la sentenza del tribunale fallimentare. Due le opzioni: o un rinvio a 7 giorni o fallimento. Alle 20 di questa sera invece è arrivato nelle redazioni un comunicato del Perugia Calcio dove l’avvocato Franco Rossi (rappresentante dell’ormai nota Osj Knights of Malta Foundation con sede a Lutterworth, un posto in cui l’ispettore Barnaby sarebbe perfettamente a suo agio) sostiene che nella mattinata di domani si recherà “dinanzi al Tribunale di Perugia” per “depositare ulteriore documentazione comprovante la piena capacità finanziaria della Fondazione acquirente di adempiere agli impegni assunti con il contratto preliminare e i poteri legittimanti l’avv. Franco Rossi firmatario di detto accordo”. Quello annunciato nella notte di lunedì da Covarelli in una trasmissione televisiva. Secondo il preliminare di vendita apparso ieri mattina sui tavoli del giudice Rana, la Foundation metterebbe sul piatto 13 milioni per rilevare il Perugia Calcio e l’immobiliare che controlla la squadra, ossia la Mas di Covarelli. Nella giornata di oggi poi a palazzo dei Priori, sempre secondo quanto riferisce la nota, si è tenuto un incontro tra il sindaco Boccali, l’avvocato Rossi e il “consulente tecnico-sportivo” Mauro Meluso. Un incontro definito “cordiale” e in cui è stata riconfermata “la determinazione di procedere all’operazione di acquisizione del Perugia Calcio, che si inquadra in un più ampio progetto di investimenti della Fondazione già in atto nella Regione”. Nella nota poi si specificano cose già note, come il fatto che la Foundation non c’entri assolutamente nulla con “il Sovrano Militare Ordine di Malta con sede in Roma Via Condotti”. Di più, la Osj Knights of Malta Foundation è presente in molti siti che fanno liste di società o enti che nulla hanno a che vedere con il Sovrano Ordine su cui vigila attentamente il Vaticano. In più, visto che come spiegavamo ieri qui (http://www.umbrialeft.it/node/36385) la Foundation che vuole acquisire il Perugia ha una forma societaria solitamente usata per scopi non-profit e caritatevoli, la nostra Foundation non è registrata nel sito del governo inglese che monitora questo tipo di enti (charity-commission.gov.uk). Ora bisogna aspettare solo domani mattina per vedere che tipo di garanzie la Foundation depositerà in tribunale. Di seguito il comunicato integrale diffuso dal Perugia Calcio: Il Perugia calcio e la Fondazione Knights of Malta Foundation, preso atto delle notizie diffuse dagli organi di stampa contenenti dati e/o indicazioni confuse e parzialmente inesatte in ordine all’accordo preliminare intervenuto in data 17.5.2010 di acquisizione delle quote del Perugia Calcio srl e della Mas srl da parte della Fondazione, nel confermare integralmente gli impegni contrattuali sottoscritti in detto preliminare, intendono tuttavia precisare quanto segue: 1) l’avv. Franco Rossi specifica che il Sovrano Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Gerusalemme OSJ è persona giuridica di diritto internazionale registrata in USA e nulla ha a che fare con il Sovrano Militare Ordine di Malta con sede in Roma Via Condotti e che la Knights of Malta Foundation da lui rappresentata è persona giuridica di diritto inglese operante quale ente strumentale del Sovrano Ordine Ospedaliero; 2) verrà depositata, nella prima mattinata del 20.5.2010 dinanzi al Tribunale di Perugia, ulteriore documentazione comprovante la piena capacità finanziaria della Fondazione acquirente di adempiere agli impegni assunti con il contratto preliminare e i poteri legittimanti l’avv. Franco Rossi firmatario di detto accordo; 3) l’avv. Franco Rossi, nell’ambito di un cordiale incontro tenutosi in data odierna con il Sindaco di Perugia alla presenza dei rispettivi legali e del consulente tecnico-sportivo Mauro Meluso, ha riconfermato la propria determinazione di procedere all’operazione di acquisizione del Perugia Calcio, che si inquadra in un più ampio progetto di investimenti della Fondazione già in atto nella Regione. Condividi