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PERUGIA - "Rifondazione Comunista partecipa con molto interesse al dibattito avviato in questi ultimi mesi da soggetti come lo Zenith o l’associazione Zero in Condotta avente come argomento il rilancio dei cinema dell’acropoli. Noi già da tempo andiamo dicendo che la salvaguardia del centro storico, sia in termini economici che sociali e di sicurezza, passa attraverso un intervento organico". Lo ha affermato il capogruppo del Prc al Comune di Perugia, Emiliano Pampanelli, a parere del quale "Occorre agire a trecentosessanta gradi su tutte le attività che nell’acropoli si svolgono, mettendole in sinergia e cercando anche di aumentare il livello della proposta sia in qualità che in quantità. Una partita determinante, in questo senso, la svolgono i cinema e i teatri che operano a Perugia". "Le difficoltà che in questi anni hanno incontrato i cinema del centro - osserva Pampanelli - non sono dettate solo dall’avvento delle multisale, ma frutto anche di un cambiamento morfologico che ha interessato la città, proiettata sempre più verso la periferia. Come tutte le attività anche il cinema rappresenta una risorsa economica, oltre che culturale e sociale, capace di essere uno strumento per l’indotto e il presidio di zone dell’acropoli altrimenti non frequentate". Il Comune di Perugia ha già avviato delle azioni in questo senso, riuscendo addirittura ad aprire un cinema comunale (S. Angelo) e, attraverso l’interessamento diretto del Sindaco, sta lavorando alla riapertura del Turreno, riapertura che però, "per noi, non può non tenere conto che l’argomento dei cinema dentro l’acropoli va affrontata con un piano di intervento condiviso e organico con gli operatori del settore". In questo senso Rifondazione Comunista ha già presentato in Comune un ODG riguardante la salvaguardia dei cinema di città, atto votato all’unanimità e che individuava in alcuni punti semplici e specifici i campi d’intervento. Tra questi la necessità di una legge regionale sull’argomento: apprezziamo molto che il neo Assessore regionale alla cultura appena insediato sia d’accordo con noi riguardo l’urgenza di una legge su questo tema. Rifondazione Comunista - ricorda sempre Pampanelli - aveva già proposto anni fa in Regione una legge sul Cinema, proposta che tra l’altro si è persa nei meandri del Consiglio, oggi è stata ampliata e aggiornata e verrà messa da subito a disposizione dell’assessore e dell’assemblea di mercoledì convocata dallo Zenith. "La nostra idea - spiega il capogruppo di Rifondazione Comunista - è di dotare la Regione di uno strumento agile e flessibile che sappia da subito sostenere le attività cinematografiche dell’Umbria, che sappia anche strutturare un sistema sinergico volto alla promozione cinematografica, al sostegno dei cinema di città, al potenziamento dei siti produttivi fin’anche la produzione vera e propria". "Tra gli scopi principali della legge abbiamo individuato anche l’educazione cinematografica. L’avvento delle multisale, oltre che avere acuito la concorrenza coi cinema di città, ha monopolizzato l’offerta, appoggiandosi alle grandi case distributrici che spesso ne sono anche proprietarie, soprattutto, ha abbassato il livello della qualità e di conseguenza disabituato lo spettatore ad un cinema d’autore o più in generale ad una sensibilità cinematografica completa che possa fare leva anche sulla proposta del mercato cinematografico". È quindi indispensabile aprire un confronto permanente tra operatori culturali e istituzioni, per migliorare le idee in campo ed è per questo motivo che il Gruppo comunale di Rifondazione Comunista parteciperà mercoledì sera all’incontro promosso dal cinema Zenith e dall’associazione Zero in Condotta: un primo passo per dare vita a proposte progettuali organiche che rilancino i cinema come patrimonio essenziale della cultura e dell’economia di questa regione. Condividi