FOLIGNO - ''Sono ovviamente molto preoccupati'' i familiari di Cristina Buonacucina, il militare ferito oggi in un attentato in Afghanistan. Lo ha detto il generale Celeste Rossi, che guida il comando militare esercito dell'Umbria, lasciando la casa della famiglia a Foligno. E' stato lui a informare il fratello e il padre, infermiere all'ospedale folignate, di quanto successo. ''La famiglia - ha detto il gen. Rossi - non ha avuto ancora modo di parlare con la ragazza. Bisogna aspettare che venga stabilizzata e curata''.
L'ufficiale ha spiegato che il caporale Buonacucina ''in questo momento e' a Herat dove la stanno curando''. ''Una volta stabilizzata - ha aggiunto - sara' portata in un ospedale piu' equipaggiato per poi essere trasferita in Italia''. ''Il caporale - ha detto ancora il gen Rossi - in Afghanistan aveva compiti operativi. Sono in costante contatto con il padre e il fratello che aggiornero' sulle condizioni della ragazza. I familiari, comunque, non se la sentono di parlare con i giornalisti''.
Come abbiamo già scritto, Cristina Buonacucina, la donna ferita oggi in Afghanistan, e' nata a Foligno il 30 novembre 1983. E' in servizio dal 12 gennaio 2009 ed e' alla prima missione in Afghanistan. Ha riportato, secondo quanto riferiscono dal comando di Herat, fratture multiple. L'altro ferito, il caporal maggiore Gianfranco Scire', nato a Palermo il 30 ottobre 1982, ha riportato invece una frattura alla tibia sinistra. Tutti i militari coinvolti appartengono al 32/o Reggimento genio guastatori della brigata alpina Taurinense e nel contingente italiano in Afghanistan sono inseriti nella Task-Force Genio, unita' tra i cui compiti c'e' quello di controllare e bonificare gli itinerari percorsi dalle pattuglie e dai convogli militari.
La famiglia di Cristina Buonacucina risiede a Foligno, mentre la giovane ha invece vissuto da sola per qualche tempo a Spello prima di trasferirsi a Moncalieri. A Foligno il fratello abita al secondo piano di un palazzo in via Sportella Marini. Qui stamani l'uomo si e' brevemente affacciato da una terrazza. Di fronte alla sua abitazione ci sono attualmente diversi carabinieri e militari dell'esercito. Il padre vive invece nella frazione di Sostino, mentre la madre e' morta.
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