Province e Anci firmano protocollo di intesa per rendere i Comuni più sicuri e organizzati in caso di calamità naturale

PERUGIA - Se le tragedie, come terremoto, alluvioni e frane, non sono prevedibili; la gestione dell’emergenza e la limitazione del danno eventuale invece è programmabile. Con questo spirito la Provincia di Perugia, la Provincia di Terni e l’Anci – l’associazione dei comuni umbri – hanno firmato questa mattina un protocollo di intesa che ha come obiettivo quello di rendere più sicuri i municipi in caso di calamità naturali. Il presidente dell’Anci Nando Mismetti ha spiegato come quest’accordo consenta “di potenziare la protezione civile umbra attraverso la formazione sia dei tecnici pubblici che dei volontari” e inoltre un ruolo importante lo giocherà “il futuro centro di protezione civile regionale che è prossimo ormai ad essere varato a Foligno”. L’assessore provinciale alla protezione civile Roberto Bertini ha spiegato alla stampa la grande importanza strategica dell’accordo di protezione civile: “La Provincia di Perugia è formata da 59 comuni, la metà di questi non ha ancora adottato un Piano di Protezione civile perché sono piccoli municipi che non hanno uffici tecnici sufficienti. Ecco dunque che entra in campo la nostra macchina della Provincia che metterà a disposizione i propri tecnici per rendere sicuri anche quelle piccole comunità in caso di calamità. Un piano di protezione civile prevede di individuare le aree per gli sfollati, i magazzini, che tipo di macchinari da far intervenire ed anche immediate collaborazioni con enti e forze dell’ordine”. Continua Bertini: “La collaborazione tra Provincia e Comuni consentirà a quest’ultimi di non disperdere risorse preziose che altrimenti sarebbero destinare a tecnici privati per la realizzazione dei piani. In questa maniera i comuni sono più sicuri e meno poveri”. Stesso lavoro verrà effettuato dalla Provincia di Terni sui comuni di propria competenza.