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PERUGIA - “E’ francamente incomprensibile l’euforia con cui viene accolta l’assegnazione dei lavori della Piastra logistica dell’Altotevere a una società che nulla ha a che vedere con il tessuto imprenditoriale altotiberino. Quell’opera è nota negli ambienti tecnico-professionali come l’unico centro intermodale dell’Italia centrale a non prevedere il collegamento con la linea ferroviaria e neppure con le grandi arterie di comunicazione”. Questo il commento di Oliviero Dottorini, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, alla notizia dell’assegnazione dei lavori per la Piastra logistica e della scelta del tracciato della E78. Secondo il consigliere regionale “è proprio per rimediare a questo obbrobrio progettuale e logistico si è scelto di far transitare la E78 a ridosso degli abitati di Cerbara, Selci e Lama, in modo da intercettare il sito della Piastra logistica e giustificare quest’opera frutto di scelte miopi e prive di strategia. Non è casuale che solo dopo le elezioni si riparli di tracciato della E78 e di assegnazione dell’appalto. Quello scelto è un tracciato che dividerà definitivamente il nostro territorio, esclusivamente per rimediare ad una scelta e fuori da ogni logica del posizionamento della piastra logistica. Come se non bastasse questa somma di errori clamorosi, come se non avesse alcun significato il fatto che la piastra logistica dell’Altotevere avrà dimensioni e funzioni infinitamente inferiori a quelle di Foligno e Terni-Narni, veniamo oggi a sapere che il tessuto imprenditoriale dell’Altotevere è stato escluso dall’opportunità di godere dei benefici secondari dati dalla realizzazione dell’opera. Viene veramente da fare i complimenti a chi ha avuto la lungimiranza di concepire un simile capolavoro progettuale”. Per Dottorini, infine, “è amaro constatare come l’Altotevere perda ancora un’occasione per dare slancio alle proprie potenzialità imprenditoriali, rimanendo succube di logiche dettate da esigenze extraterritoriali e dovendo fare i conti per giunta con la beffa di lavori che verranno realizzati da società extraregionali, compromettendo quei benefici economici ed occupazionali per il nostro territorio tanto sbandierati da tutti”. Condividi