(di Lorenzo Attianese - Ansa) ROMA - E' un appartamento di circa 170 metri quadri nel cuore di Roma in un antico palazzo signorile, a due passi da Piazza del Popolo, quello acquistato da Alberto Donati, genero del funzionario del ministero Ercole Incalza, la cui operazione immobiliare per l'acquisto dell'abitazione e' al centro dell'inchiesta G8. E secondo qualcuno la stessa abitazione sarebbe stata ''ristrutturata diversi anni fa proprio dall'architetto Angelo Zampolini'', uno dei protagonisti nell'inchiesta per gli appalti del G8 assieme al costruttore Diego Anemone. ''Qui non si vendono spesso gli appartamenti - spiega il portiere in giacca e cravatta del palazzo in via Gianturco - in dieci anni ne sono stati venduti un paio''. Tra cui quello offerto a Donati, un dirigente che lavora nel campo dell'import-export e marito della figlia di Ercole Incalza, una casalinga dalla quale Donati ha avuto due figli. L'appartamento al centro delle polemiche, quello dove vivono, e' ampio e luminoso, con diverse finestre: ha tre camere da letto, due bagni, un salotto e una cucina e si trova al secondo dei cinque piani di un palazzo signorile di inizio novecento, di colore grigio. All'interno ci sono uffici di avvocati, notai, dottori, assicuratori, altri professionisti e alcune famiglie. Oggi dal citofono dorato all'entrata del palazzo e' scomparsa la scritta 'Donati', cosi' come gia' da qualche giorno e' sparita la targhetta sulla porta dell'abitazione al secondo piano. ''E' un po' che non c'e' piu' la targhetta con il nome davanti alla porta - riferisce un condomino - probabilmente quello che e' successo a Scajola sara' stato un campanello d'allarme''. All'esterno del palazzo in via Gianturco 5, dove entrano ed escono soprattutto gli impiegati che lavorano negli uffici, il portiere protegge la riservatezza degli inquilini, spaventati dall'attenzione mediatica, mentre nel pomeriggio una signora si e' presentata a casa Donati con due plichi bianchi sottobraccio. Ha bussato, ma la colf, che qualcuno ha visto in casa dalle finestre, non ha neppure aperto. ''Certo che e' una bella casa quella del signor Donati - dice un condomino - anni fa fu pure ristrutturata da un grosso professionista, dovrebbe essere proprio Zampolini''. Ma i prezzi d'acquisto non sono certo bassi secondo gli inquilini del palazzo, visto che ''non vanno a meno di 10mila euro al metro quadro''. Condividi