Il settimanale di Berlusconi dovrà pagare 5o mila euro più le spese di giudizio per i danni provocati alla città dalle affermazioni diffamatorie contenute in un articolo pubblicato all'epoca dell'omicidio di Maria Geusa.
GITTA' DI CASTELLO - In sede civile il Tribunale di Città di Castello ha riconosciuto le ragioni del comune tifernate condannando il settimanale “Panorama” a pagare 50mila euro più le spese di giudizio per i danni provocati dalle affermazioni contenute in un articolo pubblicato all’epoca dell’omicidio della piccola Maria Geusa.
“È un risarcimento morale per tutta la città, che, in uno dei momenti più drammatici della sua storia recente, è stata dipinta con tinte e toni che non rendono merito della reale natura della nostra collettività” ha detto il sindaco Fernanda Cecchini nell’incontro con la stampa cui era presente anche l’avvocato Fabrizio Mastrangeli, legale del Comune nella causa contro la rivista del gruppo Mondadori.
“Sebbene attraverso una sentenza di primo grado, il giudice ha decretato che se anche nel mondo esistono i mostri, Città di Castello non ne è il paese, come, in modo infamante era stato titolato l’articolo contro cui abbiamo sporto querela. I fatti sono ormai lontani ma Città di Castello non ha dimenticato l’offesa arrecata da parole che descrivevano con illazioni inaccettabili e false il carattere di una città, che, pur non essendo immune dalle debolezze umane, conserva un tessuto sano e ricco di anticorpi verso le deviazioni che ci sono state imputate. La consistenza materiale del risarcimento è un aspetto secondario in questa vicenda rispetto all’onore e all’immagine della città che dalla sentenza risultano in modo inequivocabile riabilitati”.
Nel dispositivo si dichiara che la proprietà del settimanale, il direttore di allora, Carlo Rossella, l’autore dell’articolo Giacomo Amadori “sono responsabili in solido e tra di loro per l’illecita pubblicazione dell’articolo”; stralcia la posizione di Maria Odoni, che figurava come cofirmataria del pezzo, ritenendola estranea al contenuto e all’impianto complessivo di quanto pubblicato nell’aprile del 2004”.
“Come avevano annunciato al momento di agire in giudizio” conclude il sindaco “impiegheremo la cifra del risarcimento in progetti a favore dell’infanzia, per ricordare la memoria di Maria, piccola e innocente vittima di quel terribile fatto di cronaca”.
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