PERUGIA - Statisticamente basterebbero pochi euro a persona per raddoppiare la cifra raccolta lo scorso anno dal Fondo di solidarieta' delle Chiese umbre (1.325.320,65 di euro), che ha permesso di aiutare per sei mesi circa 600 famiglie in difficolta' a causa della crisi economica: la Ceu (Conferenza episcopale umbra) rilancia l'iniziativa del Fondo di solidarieta' delle Chiese umbre, avviata un anno fa. L'obiettivo - riferisce una nota della Ceu - e' anche quello di portare a dodici mesi l'aiuto alle famiglie, perche' gli effetti della crisi hanno tempi lunghi. Anche se c'e' un timido segnale di ripresa, la situazione e' a tutt'oggi difficile, soprattutto per chi ha perso il lavoro o lo cerca per la prima volta. Per questo la Conferenza episcopale umbra (Ceu) ha inteso rilanciare l'iniziativa facendo nuovamente appello alla generosita' di tutti: cittadini, sacerdoti, religiosi, imprenditori, politici, professionisti, rappresentanti delle associazioni cattoliche e non, di categoria e del mondo bancario, produttivo ed istituzionale. L'iniziativa del Fondo vuole essere un richiamo alle coscienze e, soprattutto, un segnale per invitate tutti alla necessita' di cambiare gli stili di vita. I vescovi hanno indetto per domenica 6 giugno, solennita' del Corpus Domini, in tutte le 591 parrocchie dell'Umbria una nuova colletta generale per il Fondo di solidarieta'. Gli stessi presuli daranno l'esempio anche questa volta, offrendo l'equivalente di un mese del loro stipendio, rilanciando cosi' il sistema solidale dell'antica ''decima''. Testimonianza dell'importanza anche educativa alla solidarieta' che il Fondo stesso contribuisce a promuovere, giunge dal gesto di alcune delle famiglie aiutate che una volta superate le difficolta' economiche (grazie al lavoro ritrovato) hanno tempestivamente comunicato la loro nuova situazione, cosi' da rinunciare al sostegno del Fondo a favore di altre famiglie. Altro aspetto positivo di questa forma di sostegno e' la modalita' di erogazione del contributo assegnato alla famiglia che lo riceve dal parroco, con il quale si instaura un rapporto umano di conoscenza reciproca che va oltre il semplice gesto di solidarieta'. Nella nota si ricorda che la gestione 2009-2010 del Fondo ha avuto un costo pressoche' zero, appena 40,17 euro per le spese di bollo di conto corrente bancario. Al momento, nel budget del Fondo restano a disposizione 166.270,65 euro. I nuclei familiari aiutati complessivamente sono 587, cosi' ripartiti per ciascuna delle otto diocesi dell'Umbria: 53 Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; 69 Citta' di Castello; 35 Foligno; 28 Gubbio; 47 Orvieto-Todi; 200 Perugia-Citta' della Pieve; 49 Spoleto-Norcia; 106 Terni-Narni-Amelia. Condividi