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PERUGIA - ''La Regione Umbria mettera' in campo ogni sforzo per salvaguardare il ruolo dell'Universita' di Perugia nella sua funzione di istituzione di alta formazione, e per elevare il livello generale degli investimenti nel territorio per ricerca ed innovazione'': e' l'impegno assunto dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, e condiviso da tutti i presenti, al termine dell'incontro con il rettore dell'Universita' degli studi di Perugia, Francesco Bistoni, accompagnato dal pro rettore Pieretti, cui hanno partecipato oltre all'assessore regionale allo sviluppo economico Gianluca Rossi, il presidente della Provincia di Terni, Polli e i Sindaci di Perugia, Terni e Narni. ''Sia chiaro che la Regione non intende affatto sostituirsi ne' al Governo ne' al Ministero per l'universita' e la ricerca, la cui politica recente - sia attraverso la riforma che con le conseguenti restrittive politiche di bilancio - ha determinato preoccupazioni nel mondo accademico, scientifico e istituzionale''. Tutti i presenti, infatti - riferisce un comunicato della Regione - hanno condiviso la preoccupazione per la situazione in cui versa l'Universita' in Italia, e quella di Perugia in particolare, a seguito sia della riforma che della riduzione del Fondo finanziario ordinario, soprattutto in vista del prossimo anno accademico. Nel corso dell'incontro e' stata dunque effettuata una approfondita riflessione riguardo al Polo didattico e scientifico di Terni, ed anche un'ulteriore riflessione piu' complessiva sull'Universita' degli studi di Perugia quale elemento decisivo per lo sviluppo economico, sociale e culturale regionale e per la rilevanza che l'ateneo riveste nell'ambito della sua funzione di centro di ricerca nazionale ed internazionale. E' stato quindi deciso di promuovere da subito un confronto con il ''Miur'' per una analisi ed una verifica dello stato di attuazione dell'Accordo di programma per il polo didattico e scientifico di Terni, i cui contenuti ed impegni finanziari da parte del Governo sono stati successivamente confermati anche nel Patto di territorio. Inoltre si e' convenuto sulla necessita' di aprire un ''tavolo'' tra Universita' degli studi e Regione Umbria per avviare il confronto per l'aggiornamento della Convenzione generale che disciplina il rapporto tra Regione e Ateneo in materia di sanita'. E' intenzione delle parti di andare al superamento del doppio regime di convenzione prevedendone invece una unica tra Universita' e le due Aziende ospedaliere di Perugia e Terni. Andando anche a definire il quadro dei rapporti tra le Aziende ospedaliere e la Facolta' di medicina. Regione e Universita' si sono anche dette d'accordo circa l'ipotesi della definizione di un ''accordo quadro'' - e sarebbe la prima volta - che definisca con maggior organicita' contenuti e risorse da destinare ad attivita' e progetti di ricerca e innovazione, anche in una fase critica e di emergenza come quella attuale, frutto delle politiche di bilancio attuate dal ''Miur''. Infine, e' stata manifestata la disponibilita' di Regione e Universita', anche con una diretta assunzione di responsabilita' delle istituzioni locali di Terni e Narni, a metter in campo adeguate iniziative tese a sostenere i corsi attivati a Terni. Condividi