ASSISI - ''C'e' bisogno di un ulteriore scatto di solidarieta' per sostenere l'emergenza sociale provocata dalla crisi economica. Il sostegno fornito dal Fondo di solidarieta', in particolar modo alle famiglie che non hanno gli aiuti previsti dagli ammortizzatori sociali, e' stato possibile grazie alla generosita' di tanti, dalle fondazioni bancarie agli istituti di credito, dalle comunita' parrocchiali alle comunita' di vita religiosa, dal mondo imprenditoriale a quello politico-istituzionale e sindacale, alle associazioni di categoria. A tutti loro rinnoviamo l'appello a non far mancare l'aiuto a chi e' in difficolta'''. E' quanto hanno detto stamani i Vescovi dell'Umbria al termine della riunione della Conferenza episcopale umbra (Ceu), tenutasi ad Assisi. Il presidente mons. Vincenzo Paglia, vescovo delegato per il Fondo di solidarieta' delle Chiese umbre, ha relazionato sul Fondo stesso ed aggiornato i presuli sul persistere della situazione di difficolta' per tante famiglie. I vescovi, preso atto del numero di famiglie umbre aiutate in un anno (circa 600) per le quali e' stato impegnato in dieci mesi il 90% del budget del Fondo, hanno cosi' deciso di rilanciare l'iniziativa. Oltre ad avere gia' indetto per domenica 6 giugno, solennita' del Corpus Domini, nelle 591 parrocchie dell'Umbria una nuova colletta generale per il Fondo di solidarieta', come avvenne il 29 marzo 2009, la Ceu ha convocato per l'11 maggio una conferenza stampa alla presenza, tra gli altri, del presidente, monsignor Vincenzo Paglia e dei direttori delle otto Caritas diocesane dell'Umbria. ''Non possiamo restare a guardare - hanno concluso i presuli - sappiamo che se anche qualche timido segno di ripresa appare all'orizzonte, il lavoro per chi lo ha perduto o lo cerca per la prima volta e' ancora una possibilita' rara o remota''. Condividi