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PERUGIA - Il famoso trombettista italiano Enrico Rava ha dovuto cancellare la sua presenza a New York a causa di un infortunio - ha scritto il ''New York Times'' nelle sue pagine culturali -, forse ''una cattiva notizia per il botteghino del 'Birdland Jazz Club'', ma non tutto il male vien per nuocere: ''la formazione italiana - continua il giornale - offre la possibilita' di dare uno sguardo a musicisti che raramente e' dato di vedere da queste parti: il trombonista Gianluca Petrella, il pianista Giovanni Guidi, il bassista Pietro Leveratto e il batterista Fabrizio Sferra. Si unisce a loro il 'multireed' (suonatore di piu' strumenti a fiato) Dan Kinzelman, nato e cresciuto in Wisconsin, ma che si e' fatto un nome sulla scena del jazz italiano''. ''Non posso che essere d'accordo con il 'New York Times'', - commenta Carlo Pagnotta, direttore artistico di ''Umbria Jazz'', a conclusione del ''tour'' di promozione turistica dell'Apt dell'Umbria a New York e Chicago, dove - riferisce un comunicato della Regione - il 10 e l'11 maggio (con il patrocinio dell'Istituto Italiano di Cultura) sono previsti altri due concerti, al ''Joe's Seagal Jazz Showcase'' e alla ''Columbia College Concert Hall''. ''L'assenza di Rava - spiega Pagnotta - costringendoci a fare di necessita' virtu', e' stata l'occasione per valorizzare di fronte ai critici newyorkesi gli 'Enrico Rava's Alumni', come dicono qui, talenti veri come Gianluca Petrella, considerato dalla rivista 'Downbeat' e da altri critici di nome fra i primi trombonisti del mondo. Per non parlare di Giovanni Guidi, che tra l'altro e' di Foligno, e quindi un nostro conterraneo, e del suonatore di sax e clarino Dan Kinzelman, un americano che da anni vive in Italia, anche lui a Foligno, e divide l'appartamento proprio con Guidi. Il 'Birdland' e' uno dei jazz club piu' rinomati nel mondo, il 'Jazz Corner of the world', e siamo fieri di avervi portato ancora una volta con successo l''Italian Top Jazz'.''. Per Pagnotta - riferisce il comunicato della Regione - il bilancio della ''settimana'' e' ''piu' che positivo'': ''Basti pensare - dice - allo straordinario concerto di martedi' scorso alla Chiesa Battista di Harlem, nel quale la nostra 'band' ha suonato con l''Inspirational Ensemble' di Gregory Hopkins, una vecchia conoscenza di 'Umbria Jazz Winter' che si e' esibito con successo ad Orvieto: un concerto importante - sottolinea il direttore artistico di ''UJ'' - non soltanto per ragioni artistiche, ma anche per motivi culturali, spirituali ed anche politici: abbiamo voluto mostrare che nella musica non esistono confini ne' separazioni di razza, cultura, popoli e paesi''. A proposito d'infortuni, la prossima edizione di ''Umbria Jazz'', dal 9 al 18 luglio, non vedra' la presenza di Leonard Cohen (''Si e' fatto male, facendo ginnastica'', spiega Pagnotta), sostituito, il 17 luglio, da Toni Bennett ed Herbie Hancock. ''Quest'anno 'Umbria Jazz' - ricorda ancora Pagnotta - celebra due eventi importanti: il 25esimo anniversario della nostra collaborazione con il 'Berklee College of Music', e tre giorni di concerti dedicati alla famosa casa discografica 'Ecm'. I 25 anni di 'jazz clinics' con il Berklee saranno festeggiati da un grande concerto di Pat Metheny nell'Arena del Santa Giuliana a Perugia il 15 luglio, e la consegna di due diplomi onorari 'honoris causa' a Renzo Arbore e al pianista Stefano Bollani. Ai musicisti della 'Ecm', la casa discografica famosa in tutto il mondo per la qualita' delle sue registrazioni, con base in Germania e fra le piu' importanti in Europa dedicheremo, una novita' assoluta, tre intere giornate di concerti al Teatro Morlacchi, due volte al giorno, dal 13 al 15 luglio. E il 12 luglio - conclude Pagnotta (che a New York era accompagnato da uno dei soci privati della Fondazione Umbria Jazz, Emanuele Floridi dell'''Acqua Tione'') - sara' a Perugia anche il creatore del marchio 'Ecm', Manfred Eicher, per una intervista condotta davanti al pubblico dal celebre storico e critico del jazz Gary Giddins''. Condividi