Catiuscia Marini nomini subito l’assessore del PRC. Negli equilibri di coalizione si valorizzino gli eletti

Il PD, almeno quello umbro, ormai e chiaro, è stato completamente democristianizzato e l'unica cosa permessa agli ex comunisti del PD è impedire che passino programmi e progetti che imedirebbero il lauto arricchimento dei padroni cementieri o produttori di fumo cancerogeno che siano. Ora è chiaro che una politica finalizzata unicamente a tutelare una situazione consolidata ha soltanto bisogno di umili e miti servitori che si accontentano di stare sul famoso "predellino". Stante la situazione determinatasi in Umbria l'unica cosa seria che può fare Rifondazione Comunista è chiamare a raccolta i propri iscritti ed elettori per deliberare la propria autonomia e di uscire da tutte le amministrazioni di centro-sinistra vista la prepotenza e l'arroganza di un PD ormai comandato da una nomenklatura che non ha nulla da invidiare ai manager berlusconiani.

giorgio sgarzi caro capuccetto_rosso, tu dici:"Stante la situazione determinatasi in Umbria l'unica cosa seria che può fare Rifondazione Comunista è chiamare a raccolta i propri iscritti ed elettori per deliberare la propria autonomia e di uscire da tutte le amministrazioni di centro-sinistra vista la prepotenza e l'arroganza di un PD ormai comandato da una nomenklatura che non ha nulla da invidiare ai manager berlusconiani" tutto vero anzi verissimo,ma lo si sapeva da tempo, cosa abbiamo ottenuto dopo averli sostenuti ben 2 volte al Governo? Ora ti puoi ritirare, e non accadrà, ma il contributo in termini di voti l'hai già dato, e nella manfrina che ne stà seguendo rifondazione ci stà perdendo la faccia,i comunisti italiani non l'hanno mai avuta e il PD fà l'asso pigliatutto.

Finora il gruppo dirigente della federazione di Perugia che ha lavorato senza preoccuparsi del proprio "posteriore" (al contrario di altri che hanno pensato a sistemare sé, fidanzate/i e sorelle/fratelli di fidanzate/i, mogli/mariti, amichette/i...) ha formulato proposte (reddito sociale, piano regionale del lavoro, odontoiatria pubblica...etc) e sventato attentati contro ciò che appartiene ai cittadini umbri: sanità, acqua, trasporti, etc. La verità è che solo la Federazione di Perugia di Rifondazione comunista si è battuta per non avere l'UDC di Caltagirone in coalizione. Non torno sui criteri equi e trasparenti che hanno portato la maggioranza del comitato regionale alla designazione di Stefano Vinti (la cui deroga al terzo mandato è stata votata SEPARATAMENTE e all'UNANIMITA' dal Comitato regionale , anche da coloro che ora brandiscono il terzo mandato per tornaconti personali in accordo con qualcuno che è d'accordo con il PD) per l'assessorato regionale (dopo che il compagno Orfeo Goracci lo ha rifiutato). Ora più che mai ci rendiamo conto che questa è stata la scelta più giusta. Proprio per le reazioni che ha suscitato. Tutti, dal PD (quello affarista) al PdCI, alle altre forze politiche che non menziono nemmeno per brevità. Vinti non lo vuole nessuno perché è un "osso duro". Non si vende e non ha paura. Anche perché ha il sostegno di un gruppo dirigente e della stragrande maggioranza dei segretari di circolo (di tutte le età) - tosti come lui. Compagni leali, schietti. E' il più adatto per far varcare il traguardo alla legge region. sul reddito sociale, al piano regionale del lavoro, per contrastare le bramosie e gli appetiti di lobby varie su sanità, rifiuti, acqua, trasporti e via discorrendo ... La conoscenza della massima istituzione regionale gli consente di non creare soluzioni di continuità che in questo momento di sbandamento generale sarebbero fatali per questa Regione...Una distrazione ...e non hai più APM, ad esempio... Una informazione in più: sapete che in nessuna regione d'Italia la Federazione della sinistra ha consentito il cumulo degli incarichi? Ora qualcuno - e non mi riferisco solo al PD e all'UDC - vuole "normalizzare" Rifondazione comunista e far fuori questo gruppo dirigente "irriducibile"... Paola Bianchi PS:Caro compagno cappuccetto rosso: apprezzo ciò che dici ma non farei riferimento ad svolta democristiana in relazione al PD. Siamo certi che la DC di uno come Remo Gaspari (che non era proprio un "limpido angioletto"), ad esempio, fosse dell'idea di privatizzare la sanità o i trasporti?

Caro compagno cappuccetto_rosso, purtroppo non riesco ad aprire il video che mi hai segnalato. Riproverò più tardi. Mi rammarico del fatto che il commento che ho inserito ieri sera sia poco lineare nella forma. Spero tuttavia che se ne possa cogliere agevolmente la sostanza. Purtroppo ero di fretta ma ribollivo di rabbia per le vicende politiche grottesche a cui stiamo assistendo. Da un lato mi riferisco al fatto che qualcuno millanti come farina del proprio sacco, i positivi effetti della legge sull'odontoiatria pubblica (proposta e fortemente voluta solo da Rifondazione comunista). E ancora che questo "qualcuno", ora, si riempa la bocca di iniziative e proposte politiche elaborate dal nostro partito; anzi, per essere precisi, dalla Federazione di Perugia e dall'ex consigliere Vinti. L'altra questione che mi ha fatto e mi fa imbestialire è costituita dal disprezzo generalizzato di ogni principio di "legalità politica". Cosa che può evincersi dal rifiuto della presidente Marini di procedere alla nomina in giunta di Stefano Vinti. Il comitato politico regionale del partito ( quella stessa assemblea che, con riconosciuta legittimità, ha peraltro votato le liste/ i capolista e via discorrendo) ha deciso per il divieto di cumulo di incarichi tra consigliere ed assessore e per il nominativo di Stefano Vinti (primo dei non eletti) come assessore esterno. Tutto ciò dopo che il compagno Orfeo Goracci ha rifiutato l'incarico di assessore, offerto in primo luogo a lui e quindi a Gubbio. Per quanti fanno rilievi sul terzo mandato di Vinti, ho svolto la considerazione che la deroga al divieto di terzo mandato è stata votata all'unanimità ( e separatamente) dal Comitato regionale del partito, in sede di approvazione delle liste. E comunque inviterei costoro a dare un'occhiata ai "curricula" degli altri assessori nominati (o di quelli autocandidatisi e sempre..."in pectore") per verificare se siano o meno nuovi alle istuzioni... Io non penso che davvero i nostri consiglieri si oppongano alla nomina di Stefano Vinti. Non è possibile perché si tratterebbe di una rottura gravissima di un principio di legalità politica oltreché di etica comunista* che non prevede un regime particolare di esenzione per Gubbio e Terni. Tra l'altro in nessuna regione d'Italia in cui ha eletto, la Federazione della Sinistra ha consentito il cumulo degli incarichi tra consigliere ed assessore. Pertanto, una richiesta in tal senso, oltre che abnorme, costituirebbe l'unica eccezione sul territorio nazionale. Paola Bianchi Circolo PRC di Ponte S. Giovanni *PS: un compagno incazzato con alcuni "leninisti fai da te" e altri sedicenti "comunisti veri di tradizione PCI" che (cito ancora) "aprono bocca un giorno sì e l'altro pure", mi ha chiesto di riportare in calce ad un mio commento quanto segue. Dallo statuto del Partito Comunista Italiano (che poi veniva anche riportato sul retro delle tessere di adesione al partito): "Il Partito Comunista Italiano è l' organizzazione politica d' avanguardia della classe operaia e di tutti i lavoratori i quali, nello spirito della Resistenza e dell' internazionalismo proletario e nella realtà della lotta di classe, lottano per la indipendenza e la libertà per la valorizzazione della personalità umana, per la pace tra i popoli e per il socialismo. Ogni iscritto al partito ha il dovere di: partecipare regolarmente alle riunioni ed essere attivo nella sua organizzazione; accrescere continuamente la propria conoscenza della linea politica del partito e la propria capacità di lavorare per realizzarla; leggere, sostenere, e diffondere il giornale e le pubblicazioni del partito; acquisire e approfondire la conoscenza del marxismo e contribuire alla conquista di nuovi militanti; essere attivo nelle organizzazioni di massa; osservare la disciplina del partito; essere franco con il partito; leale e fraterno con i compagni e i lavoratori; cittadino esemplare; esercitare la critica e l' autocritica per migliorare l'attività propria e del partito; difendere il partito da ogni attacco".

E' indubbio che le valutazioni/riflessioni di Caprini (riportate nell'articolo) e i commenti ad esse, riportate nei diversi post che seguono, contengano più di una ragione (com'è evidente che queste fotografino abbastanza nitidamente le criticità dei rapporti tra le diverse componenti del centrosinistra). Di questo va dato sinceramente atto a chi scrive (e commenta), al di là delle diverse posizioni che ognuno di noi (a partire da chi scrive) sostiene. Tuttavia credo sia utile invitare tutti a riflettere sulla parzialità delle stesse e sulla loro mancanza - pur nelle ragioni espresse - di una visione più ampia della tematica affrontata e del contesto in cui essa si svolge (o se vogliamo, di una visione più aderente alla realtà). Perchè se è vero che, per richiamare la citazione dell'ultimo intervento, l'esercizio della critica è - in ossequio agli obblighi morali (e statuari) di un iscritto ad un partito di sinistra - ampiamente praticato dalla maggioranza degli intervenuti e dalla dirigenza umbra del partito (ma più in generale da tutto il PRC a tutti i livelli e non solo in questa vicenda) lo è decisamente meno quello dell'autocritica, come risulta evidentemente poco praticato - non meno importante - il privilegiare la ragione ai sentimenti. E come tutti ben sappiamo di buone intenzioni (o sentimenti) è lastricata sia la via dell'inferno che la via crucis infinita delle sconfitte storiche della sinistra. Che sia questo l'atteggiamento largamente prevalente (scarsa autocritica e scarso ricorso alla ragione) lo testimoniano l'assenza di ogni mancanza di inibizione nell'esternare valutazioni così pesanti nei confronti degli alleati (non perchè queste siano necessariamente prive di fondamento, ma perchè decisamente controproducenti - sia nei rapporti di coalizione che in quelli con il proprio elettorato di riferimento - avendo scelto non più di un mese e mezzo fà di coalizzarsi con essi (dunque se il giudizio a posteriori di quella scelta è così negativo - come sostengono incautamente anche dirigenti del partito - allora la LOGICA CONSEGUENZA è che la DIRIGENZA DEL PARTITO TUTTA - a partire dal suo segretario regionale - ha preso una cantonata pazzesca ed allora dovrebbe seduta stante DIMETTERSI DA OGNI INCARICO, altro che rivendicare un posto in giunta) e lo stupore che si dimostra rispetto alle rigidità del presidente della giunta regionale che palesa come il PRC umbro difetti nella capacità di analisi ed azione politica, continuando a non rendersi affatto conto che le scelte che si compiono (come quella di schierarsi durante le primarie contro la Marini nel tentativo di far vincere il suo rivale Bocci, che ha ottenuto il duplice risultato - allorchè non voluto - di inimicarsi sia la maggioranza regionale del PD assieme al suo canditato - ora presidente - e metà della minoranza - AreaDem - schierata con il senatore Agostini) comportino poi delle conseguenze (specie se si è una forza politica che NON ha un consenso sufficiente a rapportarsi in modo paritetico agli alleati) ed un prezzo "politico" da pagare (che nel caso di specie si estrinseca nel veto ad i protagonisti principali di quella scelta a far parte della giunta presieduta proprio da colei che volevano "estromettere" da quella carica). In estrema - e forse ingenerosa - sintesi, ciò che a mio parere sembra palesarsi dall'evolversi di questa vicenda (ma non solo da questa naturalmente) è una scarsa maturità da parte di una forza politica che ha sicuramente dalla sua molte ragioni nelle affermazioni dei principi che sostiene ma anche tanta - troppa - incapacità nel dare ad esse concretezza (perchè non basta la ragione per cambiare la realtà, ma bisogna sapersi muovere in essa, attaccandola frontalmente solo quando si è in condizione di netta superiorità e non gettandosi allo sbaraglio facendo, ogni volta, massacrare coloro che si è incitato a scendere nel campo di battaglia a viso aperto) che è - oramai da tempo e non solo nella realtà umbra - la causa prima dell'emoragia di consensi che la sinistra, specie questa sinistra, non riesce in alcun modo a tamponare. Un'emoragia di cui tutti (dirigenti politici, simpatizzanti e cittadini/elettori) siamo in qualche modo colpevoli, ma NON in eguale misura e NON con eguale responsabilità. Specie rispetto a chi - per la carica che ricopre - è nella posizione di poter contribuire in misura determinante ad una soluzione positiva ed invece che stare fuori dalla contesa per poter esercitare l'autorevolezza necessaria a convolgere tutti - o almeno la larga maggiornaza - in un percorso condiviso, preferisce - non scevro da legittime aspirazioni personali - tuffarsi nell'arena a sgomitare con gli altri. c.f. [http://blog.libero.it/territorio/]

Penso che in molti abbiamo capito che sono iniziate le grandi manovre per il dopo Berlusconi. Fini ha iniziato le sue e già da tempo va strizzando l'occhio al Vaticano, che non viene mai criticato nonostante il fenomeno della pedofilia diffusa tra i curati, e al cattolico praticante divorziato Casini che ha già fatto dei patti segreti con gli ex democristani che stanno svernando nel PD. Mentre a destra e al centro stanno lavorando per ridare vita alla Democrazia Cristiana, che doveva essere già morta e sepolta, a sinistra continuano a sbeffeggiarsi incuranti che gli operai continuino a votare per la "lega nord" che ha adirittura fatto il suo ingresso nel parlamentino della Regione dell'Umbria. Ma questa sinistra Umbra può continuare ad essere guidata da calcificati personaggi il cui unico interesse sembra essere quello di tenersi la poltrona per l'ultimo quinquennio e di approfittare per sistemare altri parenti dentro quel baraccone che è diventato la Regione. In tutta questa confusione non sarebbe almeno il caso che quelli di Rifondazione la finiscano di fare i buffoni visto che tra tre o cinque anni andranno comunque tutti quanti a casa perchè la gente si è rotta le pal.....

Caro Fondelli, mi mancavi, ci mancavi. Per fortuna le tue analisi e le tue proposte che ci allietano e che ci aprono una prospettiva jn questo drammatico squarcio di neoliberismo. Vorrei sapere che pensi della speculazione finanziaria in Grecia, del neocapitalismo di stato cinese, del congresso della Cgil..., e mentre aspetto un solo pensiero mi assale: GRAZIE DI ESISTERE

Caro Gracco Babeuf ha ragione, i problemi - e le colpe - sono sempre degli altri. E' l'intero universo creato che congiura contro la sinistra, contro questa sinistra in particolare. Diciamo le cose come stanno i problemi sono sempre diversi da quelli su cui si richiama l'attenzione, ci stanno sempre sopra (neocapitalismo di stato cinese, crisi greca, congresso della CGIL, etc.) e sono sempre - non da oggi - un'ottimo paravento con cui evitare di fare ogni qualisivoglia autocritica, perchè si sà bene, se tutto il mondo congiura contro di noi allora dobbiamo sempre restare uniti, mai una critica o un dubbio....ed accettare con gioia le scelte disastrose di dirigenti che - grazie anche a questo benaltrismo - sono sempre più autoreferenziali e di scadente qualità politica. Sicuramente mi sbaglio, ma se è così proprio non capisco come mai la sinistra (specie se la sua classe politica risplende di luce propria, se non ha addirittura l'aureola, come anche lei indirettamente sembra sostenere) continua a perdere - elezione dopo elezioni - una tale quantità di voti/consensi da essere oramai ridotta all'angolo della storia (anche quando esulta per un 7% di consenso ad un'elezione regionale che certifica il DIMEZZAMENTO dei voti in meno di 5 anni con tendenza ad un ulteriore significativo calo, come evidenzia il voto nei grandi centri urbani - che di norma anticipa le tendenze generali - dove il PRC/FED si fermano al 4% circa). Certamente il mondo che ci circonda non mi piace granchè, come non mi piacciono gli speculatori o il capitalismo amorale e rapace e non esulto di gioia nel constatare quanto ogni giorno sia sempre più difficile conservare i diritti sociali così faticosamente conquistati. Ma proprio perchè voglio vivere in mondo diverso, qualitativamente migliore, impiego le mie energie a cercare di contribuire ad una crescita qualitativa di ciò che è a me vicino rappresentativamente: la sinistra. Perchè solo migliorando noi per primi possiamo sperare, non avere la certezza ma almeno sperare si, di cambiare in meglio anche ciò che ci circonda. Certamente si tratta di un percorso nè semplice, nè indolore, ed allora, come anche lei sembra suggerire, molto meglio consolarsi guardando al disordine altrui anzichè sforzarsi di fare in casa nostra quanto è necessario - quantomeno - ad una corretta manutenzione (in questo caso di natura politica) di ciò che ci appartiene. Ognuno faccia come crede, si volti pure dall'altra parte se preferisce, ma non si lamenti poi, anche lei caro Gracco Babeuf, se all'improvviso - in un futuro neanche così remoto - la casa crollerà su se stessa schiacciata dal peso della perdita sempre più marcata di consenso e fiducia. Cordialmente c.f. [http://blog.libero.it/territorio/]

Il nodo principale, a mio giudizio è un altro e ringrazio il GIORNALE PRE LA SINISTRA IN UMBRIA di potermi dare la possibilità di esprimermi. Credo ci sia un pò di confusione nell'intendere la politica odierna e la prospettiva della Federazione della sinistra! Come può il PRC notizia di ieri , dare il via ad una delegazione composta da responsabili del proprio partito e parlare e rivendicare visibilità in regione (Vinti in giunta ) per conto della Federazione della Sinistra? Anche un puerpero capirebbe che questi gruppi dirigenti del PRC e del PdCI sono spaccati e che "non gliene frega gnente " della costruzione della Federazione e tantomeno dell'unità a sinistra. Tutta la politica della fase preelettorale e di questo ultimo mese si è basata sulla ricerca spasmodica della visibilità in regione. Non era forse più producente andare a RIVENDICARE posizioni di rilievo UNITI ed ambire ad una soddisfazione dei due partiti, magari anche bilanciando la rappresentanza territoriale, oggi tutta spostata nel perugino ? Personalmente non vedo l'ora che sia dia una chiusa a questo balletto delle segreterie dei due partiti, irreverente della dignità di chi ha votato Federazione, che i gruppi dirigenti, naturalmente dei due partiti ', i quali hanno fallito l'OBIETTIVO della RAPPRESENTANZA UNITARIA, si dedichino ad altri impegni per il futuro e che finalmente nasca una rinnovata classe dirigente rappresentativa delle esigenze dei cittadini e non delle mere ambizioni personali o degli amici . Io ancora voglio sperarci nell'unità a sinistra, ma credo che resisterò per poco.