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PERUGIA - ''Le drammatiche vicende della Grecia impongono a tutti una seria e rigorosa riflessione sulle politiche economiche che ogni Stato membro dell'Unione europea deve responsabilmente porre in essere, superando egoismi di parte perche' a rischio e' il processo di coesione ed integrazione della nuova Europa''. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel suo saluto nei convegni che si sono svolti a Perugia e Terni in occasione della ottava Giornata dell'Economia promossa da Unioncamere. Lo riferisce un comunicato della Regione. ''Di fronte alla ripresa economica degli Stati Uniti, e all'affermarsi di economie come quella cinese e indiana, l'Europa - ha proseguito - non puo' permettersi debolezze, ma deve assolutamente ritrovare il filo di una politica economica comune e capace di rafforzare e rilanciare l'Europa dei 27. I cinque anni che sono di fronte a noi - ha rilevato - coincidono con questa delicatissima fase storica e con le politiche di coesione che l'Europa deve attuare, ma che anche noi, nel nostro piccolo, dobbiamo contribuire a realizzare perche' l'Umbria possa essere sempre piu' una regione europea ed all'Europa collegata''. ''Da qui - ha sottolineato la presidente della Regione Umbria - dobbiamo partire per una nostra riflessione anche nella predisposizione del programma di legislatura al quale sto gia' lavorando, assieme alle forze politiche della coalizione di governo. Sul programma di legislatura, intendo anche avviare un piu' ampio ed approfondito confronto con tutte le parti sociali e tutti i soggetti economici della regione affinche' ciascuno possa dare il suo contributo di idee e suggerimenti. So che dobbiamo far presto, ma prima di tutto dobbiamo essere capaci di far bene''. ''E' di fronte a noi - ha detto ancora - anche la fase dell'attuazione piu' concreta del federalismo: quello fiscale e demaniale. Abbiamo proprio in questi giorni avviato il confronto con il Governo sul decreto relativo al federalismo demaniale e a breve ci confronteremo sui decreti attuativi di quello fiscale. L'Umbria intende essere protagonista del processo federativo senza rinunciare alla sua identita', anzi affermando la sua autonomia. Una esigenza questa che condividiamo anche con altre Regioni del Centro Italia - ha concluso Marini - con le quali ci confronteremo proprio nei prossimi giorni per realizzare una politica comune, mettere in campo sinergie e reti che rafforzino il ruolo dell'Italia mediana, evitando che le nostre regioni restino schiacciate tra il Nord ed il Sud del Paese''. Condividi