ROMA - ''Non ho mai mentito agli italiani, per quello che riguarda il mio comportamento. Credo di avere la coscienza pulita''. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, parlando del suo coinvolgimento nell'inchiesta sugli appalti del G8. "Ho totale fiducia nei magistrati - ha continuato -, in particolare in quelli di Perugia, che mi hanno ascoltato in interrogatorio per oltre sei ore, ma c'é stata una strumentalizzazione delle intercettazioni". "Speravo - ha affermato - di essere qui a commentare l'archiviazione o lo stralcio della mia posizione ma purtroppo non è stato così, l'indagine va avanti ed io voglio chiarire alcune cose". ''Sognavo di poter commentare oggi l'archiviazine oppure lo stralcio di quella che e' la mia posizione dalla nota vicenda di questo procedimento penale in corso per i fatti che sono stati determinati anche da attivita' che mi hanno riguardato - ha detto Bertolaso -. Speravo che nell'arco di qualche settimana o di qualche mese la mia posizione fosse chiarita. Mi rendo conto che sulla base di tutto quello che accade ogni giorno probabilmente questa indagine sia destinata a protrarsi nel tempo e quindi, visti commenti e i riferimenti che vengono fatti continuamente al G8 e alla protezione civile, era importante per me mettere un punto fermo e chiarire tutta una serie di situazioni''. Bertolaso ha ricordato di aver ''incontrato i magistrati di Perugia durante il mese di aprile, sono stato con loro per sei ore'', amettendo di essere ''rimasto molto impressionato dalla loro serieta' e dalla loro severita', ma anche dalla professionalita' e dall'equilibrio con il quale hanno gestito l'interrogatorio. Quindi - ha sottolineato il capo della protezione civile - confermo ancora una volta la mia totale fiducia nella magistratura e soprattutto nei magistrati di Perugia che, come e' noto, non sono la fonte di tutta questa vicenda''. ''Non mai mentito agli italiani per quello che riguarda il mio comportamento e le mie attivita'. Francamente credo di avere assolutamente la coscienza pulita''. Per fare chiarezza sulla sua posizione nell'inchiesta sul G8 e, in particolare, sui rapporti con l'impenditore Diego Anemone, Bertolaso ha presentato delle slide in cui ha ricostruito gli ultimi due anni, vale a dire l'arco di tempo oggetto dell'inchiesta della magistratura di Perugia: ''Ho abbinato alle intercettazioni una serie di documenti che dimostrano come la protezione civile ed io in particolare abbiamo adottato tutte le misure necessarie per contenere i costi'' delle opere per il G8 della Maddalena ''e per ricondurre nell'alveo corretto quelle che erano i possibili sforamenti economici''. ''Ho conosciuto prima il padre di Anemone e poi lui, il figlio Diego, cosi' come ho conosciuto tanti altri imprenditori", ha poi spiegato ai cronisti che gli chiedevano se abbia paura di eventuali dichiarazioni di Anemone ai giornali e alle Tv, come minacciato dallo stesso imprenditore. "I miei rapporti sono sempre stati seri, chiari e corretti. Non mi sono mai messo in condizione di poter essere ricattato da Anemone perche' lui non ha mai dato soldi a me. Casomai il contrario''. ''Se uno teme qualcosa cerca di tenere un profilo basso e non farebbe mai una conferenza stampa come questa. Io non ho nulla da temere e non ho nulla da nascondere e, come detto, non sono mai stato ricattabile''. ''Le accuse che mi sono state rivolte non hanno alcun fondamento'', ha anche affermato, e ''La Protezione civile continua ad essere una risorsa per il Paese; il suo capo avra' commesso errori, ma cerca di guidare la Protezione civile con trasparenza, lealta' e onesta'''. Si è detto quindi convinto "di aver dimostrato che tutte le accuse siano frutto di equivoci o mancati controlli dei documenti che ho presentato oggi'', mentre in merito ai rapporti avuti da sua moglie con Anemone ha spiegato che ''ebbe un rapporto professionale con il costruttore... e' un architetto, e' stata pagata, e' tutto regolare. Cio' e' avvenuto comunque un anno prima che si avviassero le attivita' per gli appalti del G8 alla Maddalena''. ''Nessuna delle imprese coinvolte in questa vicenda ha avuto appalti a l'Aquila'', ha infine sottolineato Bertolaso ed in particolare per quanto riguarda Anemone ha sostenuto che questi ''E' venuto diverse volte a l'Aquila, ma non ha avuto nessun appalto. Cosi', se qualcuno pensava a una sorta di compensazione si sbaglia perche' a L'Aquila tutto e' stato fatto in assoluta trasparenza''. Quanto all'ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, il sottosegretario ha precisato: ''L'ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici con me e' sempre stato un gentiluomo corretto, non ho mai avuto ragione di dubitare di lui. Ogni volta che abbiamo fatto un lavoro insieme lui ha fatto presto e bene''. Tuttavia Bertolaso non ha escluso che ''quando saranno chiuse le indagini'' la Protezione civile possa citare in giudizio sia Anemone che Balducci. Condividi