PRECI - Apre domani (sabato 8 maggio) la prima edizione di “Tradizioni di Maggio – Preci 2010” il Festival legato alle culture orali che, coniugando spettacolo e studio, si svolgerà fino a domenica 9 maggio, nel suggestivo comune umbro che, tra l’altro, rientra anche nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
“Non una rievocazione – spiega il sindaco di Preci Pietro Bellini - bensì tradizioni in cammino che uniscono diverse generazioni: da una parte gli anziani che ritrovano un’occasione per esprimersi e dall’altra i giovani che hanno la possibilità di prendere il testimone direttamente dai depositari della cultura orale per una nuova musica di tradizione umbra. La presenza del centro antropologico regionale CEDRAV, di insegnanti dell’Università di Perugia e di Sonidumbra, l’associazione che da anni si occupa di ricerca, riproposta valorizzazione delle tradizioni orali, è garanzia di una completezza e serietà della trattazione”.
Il programma è ricco ed articolato e permette di ritrovare il gusto alla partecipazione attiva nelle forme tradizionali della nostra cultura: gli stornelli, il saltarello, i canti rituali.
Nei giorni del festival, infatti, le piazzette di Preci si trasformeranno in laboratori specifici chiamati “Officine” ossia spazi aperti alla partecipazione di tutti: chiunque potrà intervenire e portare la sua testimonianza con il canto, con il ballo o con la musica del suo organetto. Chi partecipa attivamente all’attività proposta nella specifica officina prenderà parte anche al sorteggio di un premio: un organetto, strumento della tradizione regionale e quindi carico di valore nella cultura del territorio.
Sabato 8 maggio, alle ore 10, è prevista l’apertura della mostra fotografica “Ceri, fuochi ed alberi di maggio – I riti della primavera” a cura del gruppo ZTL fotografi di Assisi mentre alle ore 11,00 alla presenza di studenti delle scuole della Valnerina, dell’Università di Perugia e del corso di demoetnoatropologia del corso post-laurea di Castiglione del Lago, i professori Giancarlo Palombini e Marco Baccarelli terranno una lezione-conferenza sul tema “Dal Piantamaggio al Maggio in Umbria”.
Nel pomeriggio, alle ore 15,00, è prevista l’apertura della Mostra Mercato degli strumenti della tradizione alla presenza di artigiani-costruttori di organetti, fisarmoniche, tamburelli, chitarre, mandolini, zampogne, flauti e percussioni.
Contemporaneamente, aprirà anche la Mostra Mercato dell’editoria con libri e pubblicazioni dedicati alla storia e alle tradizioni del territorio. Sarà presente anche l’Associazione degli Editori Umbri che, costituitasi di recente a Perugia, si propone di dare voce e visibilità ad uno dei comparti più significativi della vita sociale, culturale ed economica della Regione.
La giornata di sabato 8 maggio si concluderà con il Concerto di Sonidumbra (ore 21,00), un gruppo di ricerca e riproposizione, unico nel suo genere, che da anni persegue l’obiettivo di valorizzare, diffondere e restituire voce alla tradizione orale dell’Umbria. La scelta del repertorio, l’uso di strumenti tradizionali e di tecniche espressive di grande coinvolgimento, sono gli elementi utilizzati da Sonidumbra per interpretare una musica che, vissuta nella cultura contadina in funzione del ciclo della vita umana e del calendario, diventa oggi spettacolo.
Il clou della manifestazione, è previsto per domenica 9 maggio, con la rassegna del “Canta il Maggio” con l’edibizione degli autentici portatori della tradizione che ininterrottamente continuano il rituale del maggio mantenendo viva questa antica tradizione. Una bella ed irripetibile occasione per ascoltare i tanti gruppi spontanei – provenienti dalle regioni del centro Italia - con le loro diverse modalità e melodie.
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