ROMA - ''Nell'eta' dell'incertezza per antonomasia, sempre nuova e multiforme, l'arte non puo' che essere il rispecchiamento di tale condizione ma e' anche, insieme, il solo possibile tentativo di superarla, grazie alle virtu' del pensiero e alla forza della bellezza. Il pensiero e la bellezza: due prospettive, due vocazioni, che da sempre Spoleto e il suo Festival sollecitano, animano, connettono''. Sono le parole con le quali il direttore artistico del Festival di Spoleto, Giorgio Ferrara, sintetizza la 53ma edizione della rassegna presentata stamattina nella sede del ministero dei Beni Culturali. Un'edizione ricca che ricorda i tempi della gestione di Giancarlo Menotti (la cui casa e' stata acquistata dall'industria dell'olio, Monini, e diventera' sede del Museo del Festival), con musica, lirica, prosa, danza, nomi di richiamo internazionale (Fanny Ardant, John Malkovich, Peter Brook, Bob Wilson, etc) e che si apre nel segno di un grande compositore come Hans Werner Henze, il 18 giugno al Teatro Nuovo, con un'opera in giapponese, 'Gogo No Eiko', eseguita in forma di concerto nel 2006 che va in scena per la prima volta a Spoleto con la regia dello stesso Ferrara. La chiusura, come da tradizione, e' affidata al tradizionale concerto in piazza Duomo il 4 luglio con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta da Diego Matheuz, che esegue le danze sinfoniche di 'West Side Story' di Leonard Bernstein e la sinfonia n.1 'Titano' di Gustav Mahler. Per la musica, un concerto dedicato al tamburo giapponese (19 giugno), una 'Serata Chopin' (20 giugno) e i tradizionali 'Concerti di mezzogiorno' (dal 21 giugno al 4 luglio, Spazio Carla Fendi del Teatro Caio Melisso), affidati ai giovani talenti della Scuola di Musica di Fiesole e ai Solisti di Perugia. Ma anche un concerto della Banda musicale della Polizia di Stato (22 giugno) e i Berliner Ensemble in Shakespeares Sonette con la regia di Bob Wilson. Seguono poi un concerto di Eugenio Bennato con l'Orchestra popolare del Sud (29 giugno) e Fanny Ardant in 'Chants d'Est' (1 luglio). John Malkovich recita ne 'The infernal comedy', una rappresentazione teatrale con musiche di Gluck, Vivaldi, Boccherini, Mozart, Beethoven e Haydn. Per la danza, grande attesa per lo spettacolo dell'Hamburg Ballet di John Neumeier 'The world of John Neumeier' (2 e 3 luglio, Piazza Duomo). Ma anche per il 'Cedar Lake Contemporary Ballet' (1, 2 e 3 luglio, Teatro Nuovo). Torna in Italia il regista Peter Brook con 'Eleven and Twelve', uno spettacolo creato per il 'The'atre des Bouffes du Nord' (2, 3 e 4 luglio, San Simone). Ancora, un omaggio a Vittorio Gassman dal regista Piero Maccarinelli che mette in scena 'Troilo e Cressida' di Shakespeare recitato da 18 giovani attori con Michele Placido e le musiche di Paolo Terni (25, 26, 27 giugno, Teatro San Nicolo'). Infine tre mostre di arte contemporanea curate da Vittorio Sgarbi. Condividi