Dice ''no a inutili e dannose contrapposizioni'' sulle vicende del Perugia calcio il sindaco Wladimiro Boccali per il quale ''servono atti concreti e tempestivi''. Boccali, in questi giorni negli Stati Uniti per partecipare a un'iniziativa promozionale organizzata dall' Apt dell'Umbria, segue ''costantemente e con attenzione'' - è detto in una nota del Comune - l'evolversi della situazione.
Il sindaco ha un quotidiano contatto con i consulenti da lui nominati per esplorare la situazione finanziaria societaria e verificare i possibili sviluppi. Oggi è stato informato dell'udienza tenutasi davanti al giudice delegato e del rinvio al 18 maggio. ''Allo stato attuale - ha detto Boccali - si sono cristallizzati due scenari: l'acquisto 'in bonis' del Perugia calcio da parte del Gruppo Ermini; l'acquisizione del titolo sportivo C1 e o Lega Pro Prima divisione, conseguente alla declaratoria di fallimento, da parte del gruppo Pieroni''.
''Stante la criticità della situazione e l'urgenza relativa alla data del 30 giugno, data utile per l'iscrizione del Perugia al campionato e soprattutto per il mantenimento dell'attuale titolo sportivo - ha sostenuto ancora il sindaco -, l'interesse dei tifosi perugini e della città è che le parti uniformino i rispettivi comportamenti all'esclusivo raggiungimento di questo obbiettivo. Vanno evitate dannose ed inutili contrapposizioni (guerra di cifre, veridicità di bilanci e tempistiche processuali, questioni la cui soluzione è demandata esclusivamente all'autorità giudiziaria), e devono, al contrario, essere prodotti tempestivi atti concreti affinché gli obiettivi possano essere raggiunti, ed il calcio professionistico a Perugia non diventi un fatto marginale, anzi consolidi le sue basi per un auspicabile rilancio''.
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