PERUGIA - Il disturbi cefalalgici colpiscono in Umbria circa il 50 per cento della popolazione, con particolare riferimento al sesso femminile. E' uno dei dati emersi questa mattina a Perugia nel corso della presentazione delle iniziative per la Seconda giornata nazionale del mal di testa, coordinate dalla Societa' italiana per lo studio delle cefalee. Dei principali quadri clinici ha parlato il professor Paolo Calabresi, direttore della Clinica neurologica del Santa Maria della Misericordia, sottolineando come ''spesso si tenda a sottovalutare l'entita' del problema''. Al centro cefalee ''ogni anno vengono eseguite 2.800 visite circa. Una donna su cinque in eta' fertile e' affetta da mal di testa, con conseguenze disabilitanti anche dal punto di vista sociale. Al day hospital della Clinica neurologica vengono trattati i protocolli di disintossicazione per i pazienti con cefalea cronica da abuso''. Per Calabresi e' fondamentale una corretta diagnosi della patologia e un adeguato ricorso ai farmaci per evitare che ''l'emicrania cronicizzi e si trasformi in cefalea da abuso''. In proposito, la clinica perugina sta portando avanti un progetto, finanziato a livello ministeriale, per lo studio di nuovi farmaci. Il direttore dell'azienda ospedaliera di Perugia, Walter Orlandi ha indicato una priorita': ''Garantire assistenza al paziente nei luoghi piu' appropriati e con i giusti professionisti. In questo senso, la collaborazione con il medico di medicina generale e' indispensabile perche' sappia riconoscere i diversi tipi di cefalea e quindi indirizzare il cittadino nelle varie strutture''. A illustrare le iniziative volte a ''sensibilizzare e informare la popolazione'' e' stata Paola Sarchielli, responsabile del Centro cefalee al Santa Maria della Misericordia: il 7 maggio alle 17.30 alla sala Sant'Anna e' previsto l'incontro ''Cefalee: un universo da scoprire''. Il giorno successivo, al centro commerciale di Collestrada sara' allestito un punto informativo. Condividi