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PERUGIA - ''Sara' opportuno modificare al piu' presto la delibera regionale che di fatto blocca lo sviluppo degli impianti fotovoltaici nelle zone agricole dell'Umbria''. Lo sostiene Oliviero Dottorini, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, commentando la volonta' della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini di revisionare la delibera 420 che prevede indirizzi e criteri molto restrittivi per la realizzazione di impianti fotovoltaici con riferimento alle zone agricole di pregio. ''Altri sono gli interventi che deturpano il nostro paesaggio - spiega l'esponente della maggioranza - e altri sono i motivi e gli impieghi non agricoli e speculativi che sottraggono da decenni migliaia e migliaia di ettari alla coltivazione agricola. Le fonti rinnovabili, utilizzate rispettando tutti i criteri gia' esistenti di tutela del territorio, oltre a dare una risposta concreta agli impegni di riduzione delle emissioni climalteranti costituiscono una straordinaria opportunita' di rilancio e di sostegno per le aziende agricole che stanno attraversando un periodo di gravissima crisi''. Per Dottorini ''e' fondamentale evitare ostacoli burocratici e pretestuosi alla diffusione del fotovoltaico. E' vero che occorre tener presenti molti fattori legati alla speculazione finanziaria fine a se stessa e allo stravolgimento del paesaggio. Ma la nuova delibera potra' tener conto di questi aspetti, senza rendere di fatto impraticabile ogni iniziativa tesa allo sviluppo delle rinnovabili. Se si arrivasse un domani a piazzare impianti fotovoltaici sul solo 1% del territorio agricolo nazionale, cioe' su 132mila ettari, si arriverebbe a produrre quote significative di energia, senza aver sottratto porzioni rilevanti di territorio''. Il consigliere rimarca ''la stessa cosa non si puo' dire delle 4 centrali nucleari berlusconiane, quelle si' che avranno un impatto devastante sul territorio senza contribuire in maniera significativa a soddisfare il fabbisogno energetico del Paese''. La proposta e l'auspicio di Dottorini e', pertanto, ''che si cominci a lavorare ad un nuovo Piano energetico regionale. Quello attuale e' stato fatto in un periodo in cui non era ancora chiara l'entita' dell'emergenza climatica e non erano ancora definiti gli obiettivi dell'Ue. Si tratta di un Piano che sottostima le potenzialita' delle rinnovabili in Umbria. E' giunto il momento di programmare nuovamente il futuro energetico dell'Umbria, salvaguardandone le potenzialita' turistiche e paesaggistiche, ma puntando in maniera decisa sullo sviluppo diffuso delle fonti rinnovabili, compreso il fotovoltaico''. Condividi