Claudio Scajola ''si presenterà come persona informata dei fatti e come tale lo sentiremo'': a dirlo, parlando con l'ANSA, è Federico Centrone il procuratore della Repubblica di Perugia facente funzioni. Il magistrato ha quindi confermato che il ministro dimissionario non è indagato.
Centrone non ha voluto commentare l'annuncio delle dimissioni da parte di Scajola. Riferendosi alla sua decisione ha detto ''ne prendiamo atto''. ''Si tratta comunque - ha aggiunto - di un atto che non ha riflessi sulla nostra indagine''. Il procuratore facente funzioni è titolare del fascicolo insieme ai sostituti Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi.
L'INDAGINE E' nel capo d'imputazione ''g'' a carico dell'architetto Angelo Zampolini che viene citato dai pm di Perugia il ministro dimissionario Claudio Scajola. Nei giorni scorsi, infatti, i magistrati hanno chiesto l'arresto dello stesso Zampolini, del commercialista Stefano Gazzani e dell'ex commissario dei mondiali di nuoto a Roma Claudio Rinaldi.
Istanza non accolta dal gip che si è ritenuto incompetente a decidere con un provvedimento impugnato dai pubblici ministeri davanti al tribunale del riesame (l'udienza è in programma martedì prossimo). Zampolini è accusato tra l'altro di riciclaggio. ''Perché - si le legge nel capo d'imputazione a carico dell'architetto - versando 900.000 euro in contanti presso gli sportelli della Deutsche Bank agenzia 582 di Roma ed ottenendo l'emissione di 80 assegni circolari all'ordine di Barbara e Beatrice Papa per valuta corrispondente per l'acquisto, nell'interesse di Claudio Scajola, di un immobile (sito in via del Fagutale n.2) intestato al suddetto, trasferiva denaro e compiva comunque operazioni tali da ostacolare l'identificazione della loro provenienza da delitti contro la pa. In Roma il 6.7.2004''.
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