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Due albanesi di 24 e 25 anni, in regola con il permesso di soggiorno, ed un romeno di 24 sono stati arrestati dalla squadra mobile della questura di Terni per estorsione, sequestro di persona, lesioni e rapina. Un quarto complice, anche lui romeno, di 21 anni, accusato degli stessi reati, è latitante ed è ricercato. I quattro avrebbero sequestrato, picchiato e rapinato un altro romeno per procurarsi i soldi per pagare gli avvocati che li avevano assistiti in procedimenti penali nei quali erano stati coinvolti per spaccio di droga. I particolari dell'operazione sono stati illustrati stamani nel corso di una conferenza stampa dal dirigente della mobile Marco Chiacchiera e dal sostituto commissario Anna Maria Mancini. Le indagini erano cominciate quando verso la fine di gennaio si era presentato in questura un romeno di 21 anni, con evidenti contusioni e lesioni. Questi aveva raccontato di essere stato prelevato mentre usciva da un bar di via Lungonera da alcune persone, delle quali ne conosceva solo una. Era stato caricato a forza su una autovettura e quindi condotto in una zona periferia dove era stato aggredito, pestato e ferito. Gli aggressori volevano da lui 8mila euro per pagare gli avvocati che li avevano difesi in occasioni di denunce per spaccio di droga nelle quali era stato implicato anche l'aggredito. Quest'ultimo, in un successivo incontro aveva consegnato loro come anticipo solo 200 euro ma era stato rapinato del cellulare e del portafogli. La polizia, dopo riscontri e controlli, è risalita agli aggressori, due romeni e due albanesi, che avevano costituito una vera e propria banda criminale della quale in posizione marginale faceva parte anche una donna. Sulla base del rapporto della squadra mobile il sostituto procuratore Lucia Guaraldi ha chiesto ed ottenuto dal Gip Pierluigi Panariello l'emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per i quattro. Tre di loro, come detto, sono stati arrestati durante la scorsa notte mentre il quarto è ancora ricercato. Il romeno arrestato è accusato anche di evasione per essersi allontanato da casa mentre era agli arresti domiciliari. Dei tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere uno ha riguardato una ragazza albanese di 25 anni. Condividi