Cinema Zenith Perugia - la nuova programmazione da domani a mercoledì
venerdì ore 20.30 - 22.30 BASILICATA COAST TO COAST
sabato e domenica ore 18.15 PERDONA E DIMENTICA
ore 20.30 - 22.30 BASILICATA COAST TO COAST
da lunedì a mercoledì ore 20.30 PERDONA E DIMENTICA
ore 22.30 BASILICATA COAST TO COAST
Perdona e dimentica
Un film di Todd Solondz. Con Shirley Henderson, Ciarán Hinds, Allison Janney, Michael Lerner, Chris Marquette.
Titolo originale Life During Wartime. Commedia, durata 98 min. - USA 2009. - Archibald Enterprise Film uscita venerdì 16 aprile 2010. - VM 14
La guerra di Todd, per non morire schiacciati dalla vita
Dieci anni dopo essere andata in frantumi, la famiglia Jordan sta ancora riassemblando i pezzi. Joy, messa in crisi dai problemi del marito Allen, va in Florida a cercare il consiglio della madre e delle sorelle: Trish, alle prese con tre figli e un nuovo incontro e Helen, incapace di trovare agio nel successo raggiunto a Hollywood. Nel frattempo, Bill, il marito di Trish, condannato per abuso di minori, esce dal carcere e si mette alla ricerca del figlio maggiore, Billy, per assicurarsi che non sia come lui, mentre il minore, Timmy, cerca di capire cos'è un uomo e qual è il confine tra amore e violenza.
Cosa comincia quando finisce la felicità? Una vita in tempo di guerra, fatta di pericoli costanti e di caduti sul campo, di traumi incancellabili e salvataggi miracolosi o casuali. Una riflessione sul perdono e sui suoi limiti, dice Todd Solondz, ma si sa che delle parole fa un uso particolare, che la sua “happiness” è una tragedia, la sua “Joy” un battesimo al sarcasmo.
Qui, come nel film di un decennio fa, comicità e dolore non sono esperienze opposte ma accezioni dello stesso vocabolo, esperienze interne alla stessa sequenza, scena, battuta. Di certo l'una non è un diversivo per l'altra: tocca arrendersi alla compresenza, non c'è via di fuga. Lo dimostrano i fantasmi (Andy, Allen), lo dicono i ritorni del rimosso (Bill), lo afferma soprattutto il lavoro di sceneggiatura e di messa in scena di Solondz, che procede volontariamente per ripetizione.
Ed è quello il suo affondo. Perché, è vero, c'è più amore oggi per i personaggi, più empatia; sempre freaks sono, alla ricerca di una normalità che non viene loro concessa e che probabilmente non esiste proprio, ma il regista non infierisce, sembra allargare il sorriso. Illumina lo scenario con il sole della Florida, dipinge le pareti di giallo (aggressivo, artificiale giallo), allarga la visione dal privato (il nucleo famigliare) al politico (gli Stati Uniti della stretta attualità) ma il suo sguardo, in fondo, non cambia. La guerra che combattono i personaggi di Solondz è ancora quella per non morire schiacciati dalla vita.
Per restare dalle parti della contraddizione in termini: una piacevolissima e spietata conferma.
Basilicata Coast To Coast
Un film di Rocco Papaleo. Con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno, Claudia Potenza, Michela Andreozzi, Antonio Gerardi, Augusto Fornari, Gaetano Amato .
Commedia musicale, durata 105 min. - Italia 2010. - Eagle Pictures
Nicola Palmieri insegna storia dell'arte e coltiva il sogno della musica. Frontman entusiasta di un gruppo di amici col vizio degli strumenti, compone canzoni e vorrebbe esibirsi sul palcoscenico scanzonato di Scanzano. Salvatore, alla chitarra, è uno studente di medicina che ha dimenticato di laurearsi e di innamorarsi, Franco, al contrabbasso, è pescatore di pesca libera a cui l'amore ha tolto parole e intenzioni, Rocco, alle percussioni, è un villano di grande fascino ossessionato dalla celebrità. Decisi ad attraversare la Basilicata dal Tirreno allo Ionio, intraprenderanno un viaggio picaresco, ripreso da una televisione parrocchiale e accompagnato da una giornalista svogliata e annoiata. Tra una canzone alla luna e un bicchiere di Aglianico, Nicola e compagni accorderanno la loro vita e canteranno sotto pioggia la loro canzone più bella.
Finalmente lo spazio comico e lirico torna ad essere quello dell'Italia meridionale. Un'area geografica che il cinema italiano ha frequentato negli ultimi tempi solo per raccontare la criminalità organizzata e la globalizzazione del male, le periferie degradate e il disagio socio-economico. Ai personaggi privi di innocenza che muoiono alla luce di lampade solari si sostituiscono allora gli antieroi lucani di Rocco Papaleo, al suo debutto dietro la macchina da presa. L'attore mette in scena la progressiva conoscenza di una realtà antropologica e culturale troppo spesso ignorata, attraverso un viaggio e un'esperienza che indaga il cuore del Sud e lo comprende dentro una commedia di innegabile simpatia. Vuoi per il talento nella descrizione dei luoghi e nella costruzione di un'atmosfera, vuoi per la felicità di alcune caratterizzazioni, ma soprattutto per una profonda sincerità che deriva da premesse chiaramente autobiografiche.
I musicisti intonati di Papaleo si muovono a piedi sullo sfondo di una periferia mediterranea e solare e i loro sguardi si aprono su una natura “popolare”. Alla luce piena di un sole che sta “di fronte” a loro e dentro alla vitalistica solarità di una cornice senza ombre, i quattro protagonisti escono da loro stessi e crescono nel viaggio, procedendo verso il finale e il mare Ionio, verso un ritmo altro e una musica altra, che pervade il film dall'inizio, risolvendosi in un concerto alla luna e in una gioiosa rinascita. Fermandosi a Eboli per un brindisi a Carlo Levi e a Gian Maria Volonté (che lo ha interpretato sullo schermo per Francesco Rosi) e proseguendo in direzione ostinata e contraria, i vaghi musicisti lucani passano per la ricerca dell'altro e approdano alla consapevolezza di sé. A Papaleo non interessa tanto la ricerca e l'espressione di un malessere esistenziale, quanto la forma subliminale e distratta di quell'espressione.
La commedia picaresca, agita e suonata in una Basilicata che ha cortocircuitato briganti nazionali e guerriglieri argentini e ha “contaminato” tradizioni irrazionali con leggende tangibili, procede da una costa all'altra, seducendo il pubblico con la lentezza dell'andare e la pienezza dei colori, dei suoni ma soprattutto dei volti, impenetrabili e immobili come quello di Max Gazzé, bassista di tante note e nessuna parola. Basilicata coast to coast è un film aperto e appagato, un progetto a mano libera di una piena fantasia, in cui l'estremo senso e l'estremo nonsenso si toccano e si armonizzano.
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GIOVEDi' 6 MAGGIO - RASSEGNA SLOW CINEMA - BAD GUYS
Arancia Meccanica di Stanley Kubrick
spettacolo ore 21
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