GUALDO TADINO - Martedì scorso il sindaco di Gualdo Tadino e presidente del Museo dell’Emigrazione “Pietro Conti”, Roberto Morroni, ha accolto presso la sala consiliare una nutrita delegazione proveniente dal Canada ed in particolare da Toronto. Autrice di questo bellissimo incontro è stata Iole Maoloni, membro della Consulta Regionale per la Regione dell’Umbria, che ha voluto rinnovare lo stretto legame che unisce l’Umbria, Gualdo Tadino e il Museo dell’Emigrazione al Canada e a tutti gli emigrati umbri che ancora oggi vivono lì, ma non mancano di tornare a riassaporare la loro terra e la loro storia per portarla poi a conoscenza delle nuove generazioni.
“Ho avuto il piacere di conoscere e di ringraziare l’Associazione degli Umbri in Ontario che ha collaborato sin dall’inizio alla nascita del Museo dell’Emigrazione, fornendo oggetti e numeroso materiale fotografico che fa parte dell’allestimento e dell’archivio dello stesso – spiega il sindaco Morroni – E’ sempre emozionante ricevere le famiglie di umbri ed italiani che risiedono all’estero, che hanno portato nel mondo cultura, benessere e hanno dimostrato grande capacità d’integrazione”.
“La visita a Gualdo Tadino e al Museo dell’Emigrazione è un appuntamento che si rinnova ormai da molto tempo – evidenzia la direttrice del Museo “Pietro Conti”, Catia Monacelli – Quest’anno in particolare l’incontro è stata l’occasione per commemorare due membri dell’associazione davvero speciali da poco scomparsi, Alfredo Mischianti e Giuseppe Piccotti, e donare alle loro mogli, presenti in sala, una targa alla loro memoria, simbolo dell’amicizia e della stima che unisce la città di Gualdo Tadino e il Museo dell’Emigrazione agli umbri nel Canada e nel mondo.
Adolfo Mischianti, nativo di Padule di Gubbio, classe 1940, proveniente da una famiglia di operai, a soli 14 anni inizia il suo percorso di emigrazione, prima a Roma e poi, all’età di 22 anni, in Svizzera. Nel 1964 raggiunge la sorella Eva in Canada, nazione eletta a sua seconda patria, dove, coniugato con Ivana Boin, ha quattro figli: Amy, Sabrina, Liana e Mara. E’ stato uno dei soci fondatori dell’Associazione degli Umbri dell’Ontario attraverso la quale ha fatto conoscere l’Umbria a tanti italiani e canadesi.
Giuseppe Piccotti, nato nel 1928 a San Martino in Colle di Gubbio da una famiglia di agricoltori, all’età di 22 anni parte alla volta del Canada insieme ad un gruppo di compaesani, dopo aver letto un manifesto che promuoveva la ricerca di personale nelle miniere canadesi. Nel 1959 torna in Italia e sposa Maria Luisa, poi torna in Canada e dal loro matrimonio nascono i figli Marco e Stefano. Giuseppe Piccotti lascia nel 1971 il lavoro in miniera, ha 43 anni e con sè purtroppo i gravi segni lasciati da questo lavoro: la fibrosi polmonare. Chi lo ha conosciuto ha visto in lui non solo un amico, ma anche un punto di appoggio, un raro esempio di generosità ed altruismo.
“Storie diverse ma accomunate dal coraggio, dalla generosità e dalla forza di chi ha trascorso un’intera vita lontano dalla sua terra – commenta il sindaco Roberto Morroni - A loro va tutta la nostra ammirazione e il nostro riconoscimento più sincero. Questo commovente incontro è stato anche un modo per ringraziare, a nome della città, Iole Maoloni, l’Associazione Umbri dell’Ontario, e tutti gli umbri nel mondo che ancora oggi collaborano e sostengono il Museo dell’Emigrazione nell’intento comune di costruire la memoria storica dell’emigrazione italiana ed alimentare il forte legame esistente tra il Museo, luogo della memoria, e tutti gli umbri nel mondo.”
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