Alimentare con le rinnovabili uno dei poli industriali più importanti dell'Umbria: il progetto di Sant'Andrea delle Fratte

di Daniele Bovi Dare energia tramite le biomasse ad uno dei cuori industriali più importanti della regione, quello di Sant’Andrea delle Fratte, dove gravitano le attività di circa seicento aziende. In un periodo dove la green economy è stata anche una delle materie della campagna elettorale il Comune di Perugia, il Centro di ricerca sulle biomasse dell’ateneo e il consorzio “Le Fratte” (che riunisce oltre 100 aziende dell’area) decidono di partecipare ad un bando del ministero dell’Ambiente per il finanziamento “di studi e progetti di ricerca finalizzati ad interventi di efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile”. Il progetto, in particolare, mira allo sviluppo di un nuovo sistema di climatizzazione di “edifici artigianali” basato su fonti energetiche rinnovabili come le biomasse. Un progetto che assume una notevole importanza, vista la rilevanza dell’area industriale alle porte di Perugia e visto il fatto che il CRB è considerato dal Ministero il centro di riferimento italiano per la ricerca su biomasse e biocarburanti a scopo energetico. In particolare la road map del piano prevede vari passaggi: il coordinamento e la gestione della proposta, lo studio dell’area e delle potenziali utenze, il progetto di una rete “innovativa” di produzione di calore, di freddo e di energia elettrica, l’individuazione delle utenze, la progettazione e realizzazione di due prototipi e la divulgazione dei risultati. In soldoni, l’idea messa in piedi vale un milione di euro, al quale il Ministero potrà contribuire al massimo con 500mila euro. Il progetto infatti, che avrà una durata di 24 mesi, ha ipotizzato un piano finanziario di questo tipo: 486mila potranno essere messi, in caso di ok, dal ministero, mentre per i restanti 490mila euro 240mila rappresenterebbero la quota di cofinanziamento del consorzio “Le Fratte”, 233mila del CRB e 17mila del Comune. Il Comune, oltre alla quota di cofinanziamento, avrà il compito di coordinare e monitorare le diverse attività previste e di divulgare i risultati della ricerca. In particolare si prevedono workshop, meeting e pubblicazioni di su riviste scientifiche e sui siti dei partner coinvolti.