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“Si è aperta una nuova fase nella gestione dei rifiuti: il passaggio dal sistema discarica al ciclo integrato, a cominciare dalla prevenzione della produzione dei rifiuti all’origine e dalla raccolta differenziata diventata obbligatoria. E’ questo il principale obiettivo del Comune di Perugia. Il Piano finanziario della TIA per l’anno 2010, approvato ieri sera dal Consiglio, è un passaggio fondamentale”. Lo sostiene oggi l’assessore all’Ambiente del Comune di Perugia, Lorena Pesaresi, che aggiunge: “I nuovi servizi previsti, altamente innovativi, comporteranno necessariamente, in un primo momento, un adeguamento sulla Tariffa (peraltro invariata dal 2007) che si potrà però in parte compensare con gli incentivi che la Regione prevederà per i Comuni e le utenze più virtuosi che supereranno il 50% di raccolta differenziata, oltre a quelli già previsti per il conferimento presso le isole ecologiche”. Secondo la Pesaresi “è arrivato il momento di non tergiversare nel governo di problematiche complesse come quella dei rifiuti. Per questo intendiamo agire concretamente e rapidamente se vogliamo davvero prevenire le emergenze ambientali, se vogliamo garantire standard alti di qualità ambientale, economica e sociale, se vogliamo avere una città pulita e decorosa, efficiente, bella e virtuosa rispetto al principio ‘chi più inquina più paga’. Agire sui comportamenti e stili di vita costituisce altresì il principale impegno dell’amministrazione comunale”. Per l’Amministrazione comunale il ciclo integrato dei rifiuti (Raccolta differenziata, riciclo, reinvestimento e recupero energetico per le componenti non altrimenti recuperabili come materia) è la strada maestra per per trasformare i rifiuti “da problema a risorsa” e per il graduale superamento dello smaltimento-conferimento in discarica in relazione agli indici di aumento della raccolta differenziata. Più raccolta differenziata si riuscirà a produrre e a reinvestire, meno saranno i rifiuti indifferenziati da conferire in discarica, con il risultato di una riduzione dei costi di gestione che ricadono sempre più sulla tariffa dei cittadini. Rigenerare nuovi prodotti da raccolta differenziata significa risparmio di risorse, di materie prime e di costi, e riduzione dei consumi e tutela dell’ambiente. Continua la Pesaresi: “La raccolta differenziata ‘porta a porta’ (tramite il ritiro a domicilio dei rifiuti a scadenze fisse e calendarizzate) con la graduale eliminazione dei cassonetti stradali, è il primo segnale che stiamo dando in quasi tutti i territori e, entro breve, anche nel centro storico del Comune di Perugia, per raggiungere, come prevede la legge, il 55% di R.D. entro il 2010 e il 65% di R.D. entro il 2012 (con una incidenza percentuale del porta a porta pari al 70% della popolazione), sulla base del Piano finanziario 2010 e il cronoprogramma degli interventi previsti. L’attivazione del nuovo sistema di raccolta differenziata a domicilio è preceduto, già da alcuni mesi, da una attenta e costante informazione ai cittadini attraverso incontri pubblici mirati che stiamo svolgendo nei territori con tutte le utenze coinvolte. Un servizio che piace alla gente sempre più sensibile al tema “ambiente”, compresi i giovani studenti, bambini e insegnati cha a Perugia, da oltre 25 anni, fanno didattica ambientale nelle loro scuole con qualificanti progetti educativi sul concetto di “città pulita”, da ultimo quello del 5° Circolo XX Giugno, realizzato in collaborazione con l’Associazione perugina “Borgo Bello”. Non meno importante diventa però l’esigenza di fare chiarezza sulla questione dell’IVA che giustamente e legittimamente sta a cuore dei cittadini. Come è ormai noto, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 239 del luglio 2009, la Tariffa di Igiene Ambientale (T.I.A.) ha assunto natura tributaria. Questo significa che la bolletta non può più essere emessa al cittadino dal soggetto gestore del servizio ma direttamente dal Comune. Poiché però il servizio è gestito da un soggetto terzo (Soc.GEST), questo è tenuto ad emettere fattura con IVA al Comune il quale, di conseguenza, emette al contribuente una bolletta di pagamento dove l'IVA non è più esposta ma, rientrando direttamente tra i costi del servizio erogato, inevitabilmente deve essere ricompresa nella tariffa, la quale per previsione normativa deve coprire il 100 per cento dei costi del servizio”. Condividi