Le motivazioni addotte dalla Presidente Marini per l'attuale esclusione della Federazione della Sinistra dalla Giunta Regionale dell’Umbria non reggono. Il Comitato Politico Regionale di Rifondazione comunista dell’Umbria, sulla base di un accordo nazionale, ha espresso l’indicazione del proprio segretario regionale come assessore e nello stesso tempo ha garantito lealtà e sostegno alla coalizione vincente, anche attraverso pubbliche dichiarazioni e contatti diretti con la Presidente da parte del segretario nazionale del Prc e portavoce nazionale della Federazione della Sinistra Paolo Ferrero. Ecco, noi gli accordi siamo in grado di rispettarli e di farli rispettare. Dopodiché pensare di poter scaricare sugli alleati problemi di equilibri territoriali nella composizione della giunta, dopo che il Pd, partito di riferimento della Presidente, conta ben cinque assessori su otto nel governo regionale, è del tutto inaccettabile. È evidente che di questa questione se ne doveva far carico il partito di maggioranza, lo stesso Pd che ad oggi non è in grado di rispettare i patti né con gli alleati, né con l'elettorato. Lealtà e sostegno alla Presidente e alla maggioranza sono possibili in un quadro che rispetti la nostra indicazione in giunta, come atto concreto di condivisione di responsabilità di governo per il raggiungimento di quegli obiettivi programmatici con i quali ci siamo presentati all'elettorato. Occorre rimuovere in tempi rapidi questa anomalia, diversamente sarà necessario assumere determinazioni e collocazioni coerenti con questa esclusione.
Enrico Flamini
Segretario Provinciale Prc Perugia
Mercoledì
28/04/10
08:23