Ritengo che l’esclusione della Federazione della sinistra dalla Giunta Regionale dell’Umbria abbia semplicemente dell’incredibile. La responsabilità di questo risultato ricade sul Partito Democratico dell’Umbria, con il quale la Federazione della sinistra condivide da venti anni le responsabilità del governo regionale. In particolare tra Rifondazione Comunista e il Partito democratico è stato siglato un accordo politico programmatico di alto profilo, elemento questo ultimo non secondario rispetto al successo elettorale di tutta la coalizione e della lista della Federazione della Sinistra in Umbria. Il Partito Democratico ci ha indicato la candidata presidente che abbiamo sostenuto con lealtà, responsabilità e correttezza, apportando alla coalizione il 7% dei voti. La Federazione della Sinistra in un accordo nazionale ha indicato un rappresentante del PdCI nel “listino”, riservando a Rifondazione Comunista l’indicazione dell’assessore per la Giunta (con la possibilità, in caso di secondo assessore, di garantire la presenza anche per il PdCI). Pur tra differenziazioni, il Comitato Politico Regionale del PRC dell’Umbria ha espresso con grande nettezza l’indicazione del segretario regionale come assessore e nello stesso tempo ha garantito lealtà alla coalizione vincente, anche attraverso pubbliche dichiarazioni e contatti diretti da parte del segretario nazionale Ferrero, nonché portavoce nazionale della Federazione della Sinistra. Per questi motivi, se il Partito Democratico vuole riacquistare la propria affidabilità deve garantire il rispetto degli accordi politici e quelli della coalizione con il proprio elettorato. Domani, mercoledì 27 aprile, si riunirà la segretaria regionale del PRC dell’Umbria per analizzare la situazione e per assumere le determinazioni necessarie affinchè questa incredibile anomalia venga rimossa. Christian Napolitano Segreteria Regionale Prc Umbria Responsabile Enti Locali Condividi