S'inasprisce la vertenza per la Basell, l'azienda del polo chimico ternano che, secondo le intenzioni della proprietà, dovrebbe chiudere i battenti il 30 giugno prossimo. Stamani i lavoratori, insieme ai sindacati, hanno dato l'assenso allo sciopero generale del 4 maggio prossimo, così come deciso a Terni dal coordinamento nazionale dei sindacati chimici. Lo sciopero riguarderà tutti gli stabilimenti Basell in Italia, e cioè quelli di Ferrara, Brindisi e Milano, oltre a quello di Terni, città nella quale lo sciopero verrà attuato anche nelle altre aziende del polo chimico (Novamont, Meraklon, Treofan e Edison). Nella stessa giornata è prevista una manifestazione di lavoratori Basell a Roma, davanti alla sede della Camera dei deputati. Per il 29 aprile prossimo è stata convocata nel frattempo una nuova assemblea dei lavoratori Basell di Terni, dove prosegue il blocco delle portinerie. La volontà dei sindacati è quella di mantenere lo stabilimento in produzione fino al 31 dicembre e non fino al 30 giugno come deciso dalla proprietà, allo scopo di ''continuare a produrre - spiega il segretario territoriale della Filctem Cgil, Sergio Cardinali - il polipropilene indispensabile per il sito chimico ternano''. Condividi