Operazione antidroga da parte della squadra mobile di Perugia che ha eseguito numerosi arresti nei confronti di spacciatori operanti - secondo gli investigatori - nel centro storico della città. I provvedimenti hanno interessato tutti tunisini clandestini. Sequestrate quantità ingenti di eroina e cocaina destinate allo spaccio. Nell'operazione “Termopili 3” condotta la scorsa notte sono stati impegnati anche agenti sotto copertura, infiltrati appartenenti alla polizia che si sono finti acquirenti e consumatori di droga. In manette sono finiti 12 tunisini e una nigeriana.
La polizia ha inoltre sequestrato 110 grammi di cocaina, 35 di eroina e 18 di hascisc. Il ricorso agli agenti sotto copertura - hanno spiegato gli investigatori - ha permesso di acquisire credito e fiducia presso gli spacciatori, smascherandoli. La squadra mobile ha poi fatto ricorso ad un ''imponente'' servizio di intercettazioni telefoniche. Gli ''arresti ritardati'', così come previsto dalla normativa speciale in materia di droga, sono stati concordati con l'autorità giudiziaria, che - è stato sottolineato ancora - ne ha seguito costantemente le fasi, ''condividendo in pieno'' le risultanze investigative raccolte dalla polizia.
Gli scambi tra gli spacciatori e gli infiltrati della squadra mobile perugina - diretta da Giorgio Di Munno - sono stati tutti filmati e fotografati dalla polizia. Gli agenti non hanno bloccato subito gli stranieri – è stato spiegato oggi in questura - per acquisire ulteriori prove. Tutti però sono stati pedinati e costantemente sorvegliati. Poi, la scorsa notte, gli arresti. Nel corso di uno degli incontri tra gli agenti sotto copertura e uno dei tunisini, quest'ultimo ha chiesto i documenti d'identità all'acquirente proprio per cercare di scongiurare il rischio di cedere la droga a un poliziotto. L'infiltrato - secondo quanto si è appreso - ha però mostrato solo la patente di guida, riuscendo a non suscitare sospetti nello spacciatore.
I 12 tunisini finiti in carcere sono stati bloccati nel centro storico di Perugia, in particolare nella zona tra piazza Danti, via Ulisse Rocchi, via Alessi e via dei Priori. La nigeriana è stata arrestata invece in un appartamento di Ferro di Cavallo, alla periferia della città. In casa il personale della squadra mobile, che la seguiva da tempo, gli ha sequestrato un ovulo e altre dosi di cocaina. L'operazione è stata coordinata dal sostituto procuratore Claudio Cicchella.
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