TERNI - “In una fase di crisi come quella che sta vivendo il settore, la chiusura del contratto nazionale dell'edilizia rappresenta un elemento positivo per tutti i lavoratori, che nella nostra provincia sono circa 3.500”. Ne è convinto Andrea Farinelli, segretario generale della Fillea Cgil di Terni. “Il nuovo contratto – afferma il segretario – è positivo prima di tutto perché ripropone alle associazioni datoriali e al Governo i contenuti del Manifesto degli Stati generali del 14 maggio 2009, sulla necessità di uno sviluppo di qualità del sistema delle imprese, attraverso il rafforzamento degli strumenti di sostegno al reddito e la formazione professionale, per aumentare la permanenza nel settore e accrescere la qualità del lavoro nel sistema produttivo. Inoltre – prosegue Farinelli – il nuovo contratto implementa gli strumenti della lotta al lavoro nero ed irregolare, come il 'durc per congruità' e la 'denuncia cassa edile per cantiere'. Poi, di fondamentale importanza sarà la costituzione della banca dati di ogni singola cassa edile per la regolarità contributiva per togliere spazio alla discrezionalità che prima spettava ad ogni singolo territorio”. Positivo anche il giudizio sulla risposta alla crisi che il contratto offre in termini economici: “L'aumento salariale di 118 euro al terzo livello, è una risposta concreta alle esigenze dei lavoratori – afferma ancora Farinelli – soprattutto perché accompagnata dalla riconferma della contrattazione territoriale che avverrà nei prossimi mesi e che sarà, anche qui in provincia di Terni, uno strumento importante per completare il percorso avviato con il contratto nazionale”. “Naturalmente - conclude Farinelli – tutto questo presuppone la volontà delle aziende di arrivare a soluzioni positive e condivise in un quadro in cui i nostri strumenti, ovvero gli enti bilaterali, abbiano piena funzionalità e sappiano integrarsi nel sistema disegnato dal contratto nazionale”. Condividi