Buona sera, sono un dipendente di lyondell basell, dalla relazione del Ministero letta oggi in fabbrica, abbiamo carpito due soli fatti: 1 a LB non interessa nulla se abbiamo spaccato il centesimo per i loro interessi. 2 LB non vuole più effettuare la produzione di polipropilene a Terni. L'over capacity è solo una banale scusa, bisogna dire che alcune aziende da noi rifornite sono in netta difficoltà per mancanza di prodotto di qualità che altri non sono in grado di fornire. Occorre dire che per mettere a punto il polimero per effettuare delle filature non è cosa di tutti i giorni, per far questo occorre un intero anno per sperimentare. 3 Occorre che la politica faccia qualcosa, questo qualcosa si chiama decreto. In Germania la cancelliera Merkel ha costretto LB a restare sul territorio, così pure la Francia (c'è un governo di destra).e fanno investimenti gli impianti chiusi sono solo obsoleti, ne sorti altri più moderni e capaci. Ci sono troppe chiacchiere senza costrutto che servono solo a spaccare l'unità sindacale, occorre ricordare che in questo disgraziato paese, non c'è uno stracco di legge che tuteli i lavoratori dallo strapotere delle multinazionali. La politica oltre che sdegnarsi e arrabbiarsi, deve creare leggi adatte, occorre rinnovare la legge 300 ormai superata, occorre fare azioni d'interesse nazionale, il tavolo della chimica è disatteso da anni, la ricerca e nuove tecnologie sono effettuate in Stati diversi dal nostro; sono di natura ottimista, ma penso proprio che Terni diverrà una città dormitorio, ho due ragazzi e prevedono a breve di lasciare la regione e non li biasimo. Abbiamo iniziato la deindustrializzazione di Terni con la chiusura dello stabilimento del carburo di calcio a Papigno. In LB sono stati chiusi dei reparti, vedi l'istituto ricerche, dove Natta trovò il catalizzatore per ottenere il polipropilene, l'impianto del catalizzatore, e nessuno, dico nessuno ha fatto azioni eclatanti. Oggi, ci portano via interi siti e la lezione di un tempo non è ancora stata sufficinte ad insegnare. La prima volta può accadere ma poi....anziché dire basta, si continua come se tutto rifuardasse altri non l'intera regione, non l'intera provincia, non l'intero comune. Sono piuttosto incazzato perchè questo fatto della chiusura lo segnalai a quello che è attualmente il sindaco di Terni: ( Premetto che io sono l'ultra sinistra di un tempo Lotta Continua: vi dice qualcosa?) davanti ai cancelli della fabbrica. La sua risposta? Chiude Brindisi!!!! non dovrebbe chiudere nessuno non è è che con mors tua vita mea si risolvono le lotte. Si è permesso troppo in virtù di chissa cosa: sono incazzato perchè a 50 anni non è possibile trovare un lavoro me ne mancano ancora 11 per la pensione, non mi prendono neanche come conduttore di somari. Occorre che la politica, sia al servizio dei cittadini, e non viceversa, occorre togliere tuitte quelle barriere che separano la politica dai cittadini, perchè, i politici, non sono li per grazia ricevuta, ma perchè ELETTI dal popolo: vorrei ricordare a molti che lo Stato è la sovranità di un popolo stanziato su un territorio, quindi, la politica di qualsiasi colore la smetta di esser camerieri di industriali e lacchè delle banche perche qui, sui confini di Stato ci sarà la scritta : ITALIA chiusa per fallimento. Grazie per l'attenzione Franco Piombi (futuro disoccupato di lyondell basell) Condividi