villa fabri.jpg
PERUGIA – Per la Regione Umbria, che ne ha censite circa 800, le ville, con i loro parchi e giardini, costituiscono “strutture identitarie diffuse” nel paesaggio umbro, per le quali sono necessarie politiche di tutela, ma anche di valorizzazione. Va in questa direzione il “protocollo d’intesa” per la costituzione della rete regionale di ville, parchi e giardini (inserita nella rete europea “European Garden Heritage Network”), che è stato firmato stamani a Palazzo Donini dai rappresentanti della Regione Umbria, del “MiBAC – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, delle Province di Perugia e Terni e dei Comuni di Trevi, San Venanzo e San Giustino”. Sede della rete sarà Villa Fabri di Trevi, che già ospita l’Osservatorio sulla Biodiversità. Se in questa prima fase fanno parte della Rete gli enti pubblici proprietari di ville, parchi e giardini, il protocollo precisa che, “in un secondo tempo, essa potrà essere ampliata anche a proprietari privati interessati”. Azioni di tutela, gestione e valorizzazione dei beni, salvaguardia della biodiversità, rafforzamento della coscienza del loro valore culturale, scambio di esperienze, attività formative, iniziative di carattere turistico-culturale che ville, parchi e giardini non possono che esaltare: questi gli obiettivi principali del protocollo, che sottolinea come le grandi residenze di campagna ed il loro legame con la ruralità abbiano rappresentato, in Umbria, una “specifica forma insediativa”, carica di significati storici e culturali, che è necessario preservare. Condividi