CITTA' DI CASTELLO - In Alto Tevere Umbro tredici madri negli ultimi cinque anni hanno voluto partorire in anonimato, non riconoscendo alla nascita il proprio figlio: a queste donne si rivolge “Madre segreta”, il progetto d’Ambito con cui il Piano territoriale per le famiglie passa alla fase operativa, aprendo domani (giovedì 22 aprile) il corso di formazione, elaborato dal comune di Città di Castello e Asl1 presso la sala riunioni della Direzione generale presso l’ospedale tifernate.
“Il sostegno alle donne in difficoltà materna e la tutela del neonato” dichiara Luciano Bacchetta, vicesindaco tifernate “rappresenta uno dei cardini su cui abbiamo costruito le azioni rivolte alle famiglie. La legge italiana, accanto alla possibilità di interventi istituzionali di sostegno madre e bambino, contempla situazioni di impossibilità materna, consentendo in questi casi alla donna di non riconoscere il neonato rimanendo anonima al parto, e tutelando da subito il bambino con la garanzia di una famiglia adottiva. Rispetto al passato si tratta di un fenomeno drasticamente ridotto dal punto di vista numerico, che però rimane qualitativamente importante e significativo. In Umbria, il fenomeno registra annualmente una media di sei neonati non riconosciuti, e nel territorio della ASL1 negli ultimi cinque anni si sono registrati tredici casi”.
“Proprio dall’esperienza maturata in questi anni a contatto con situazioni di impossibilità materna, è scaturita l’esigenza da parte degli operatori dei servizi sociali e sanitari, di intraprendere un percorso integrato e condiviso tra i diversi soggetti coinvolti, utile ad individuare buone pratiche. Il progetto prevede - spiega Bacchetta - la formazione integrata degli operatori sanitari e sociali che si occupano delle difficoltà materne e della tutela dei minori”.
Per la realizzazione del percorso formativo è stata individuato lo staff multidisciplinare del Servizio “Madre Segreta” della Provincia di Milano, che, dalla sua istituzione nel 1996, é dedicato ai temi della difficoltà materna durante la gravidanza e alle maternità segrete ed è orientato a promuovere la tutela della donna e del bambino. L’evento formativo che prevede tre giornate, da domani giovedì 22 a sabato 24 aprile, è rivolto ad operatori sanitari del Consultorio Asl1, dell’U.O di Ostetricia, di Neonatologia e della Direzione sanitaria del Presidio ospedaliero di Città di Castello, agli operatori sociali degli Uffici della Cittadinanza dei Comuni dell’Alto Tevere ed del Servizio Adozioni degli Ambiti uno e sette.
“L’obiettivo - conclude Bacchetta - è andare alla costituzione di un gruppo di lavoro integrato per la definizione di buone pratiche e la formalizzazione di un protocollo d’intesa tra comuni e Asl, finalizzati a garantire i diritti della donna e la tutela del bambino”.
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