In tutto 150 eventi e più di 380 giornalisti ed esperti che arriveranno a Perugia per discutere di giornalismo, di attualità e di problemi dell’informazione. In attesa dlel’inaugurazione ufficiale, il festival propone oggi una ricchissima anteprima con l’apertura di quattro mostre, un omaggio a Peppino Impastato e uno spettacolo teatrale. Capitolo mostre. Il taglio del nastro per "The Rights of Children", "Storie d’Oro e di Fango", "Luna da prima pagina", "Volti, colori e memoria" è fissato alle 11 al Cerp della Rocca Paolina alla presenza di Marco Vinicio Guasticchi presidente della Provincia.
La mostra inedita "The Rights of Children" tratta dall’omonimo libro è la testimonianza attenta del fotografo Giacomo Pirozzi sulla condizione dei bambini e del lavoro dell’Unicef nei paesi in via di sviluppo. Il libro racconta i diritti dei bambini attraverso le foto che l’autore ha scattato nel corso di 19 anni di lavoro in tutto il mondo. A un anno dal terremoto che ha sconvolto la provincia aquilana, la mostra collettiva "Storie d’oro e di fango" vuole ripercorrere le grandi e piccole ferite nascoste nelle strade, nelle case e nei visi delle persone che hanno perso tutto.
Alessandro Di Maio, Valeria Gentile, Ali Al-Sumayin (volontari che hanno partecipato alla scorsa edizione del festival) sono i tre reporter freelance che testimoniano, attraverso i loro scatti, il peso dell’evento che ha colpito il cuore dell’Italia: un evento fatto di morti ingiuste, lacrime e crepe, oggetti spezzati, rughe, terrore; ma che nello stesso tempo ha rappresentato un’occasione per far emergere l’austerità e il coraggio, la solidarietà, i sorrisi e la vitalità di un popolo che ha sorpreso tutti con la sua forza.
"Luna da prima pagina"- Istantanee di storia dalle collezioni dell’Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare si propone di raccontare la trasformazione della stampa quotidiana italiana in occasione di un evento epocale, lo sbarco dell’uomo sulla luna avvenuto nel 1969. L’esposizione si articola in una serie di pannelli che riproducono circa cento pagine dei giornali dell’epoca, selezionati tra i più rappresentativi della temperie storica ed emotiva del momento.
Infine "Volti, colori e memoria": la pittura di Gaetano Porcasi non è solamente cronaca dipinta, come troppo frettolosamente è stata definita, ma è cronaca che si fa storia, è “reinterpetrazione” del fatto in una dimensione in cui l’immagine assume i colori del mito, ma nello stesso tempo riproduce la crudeltà dell’evento nel contesto che l’ha determinato. Il percorso, iniziato molti anni fa, si sofferma sull’universo mafioso e sopratutto sull’incalzante susseguirsi di momenti in cui la ferocia degli assassini si è scontrata con l’attività repressiva dello Stato o si è collusa con esso. Porcasi riesce ad andare ben oltre il fatto, riproducendo i volti, gli oggetti, la vegetazione, le tradizioni, il lavoro, i colori, i simboli della realtà siciliana.
Un buon numero dei quadri di Porcasi è stato acquistato dal comune di Corleone e andrà ad arredare le pareti del futuro museo della lotta contro la mafia, nella casa che fu di Bernardo Provenzano. Un ulivo per non dimenticare. Il Festival rende omaggio a Peppino Impastato, il giovane giornalista ucciso dalla mafia nel 1978. A Bergamo c’era un albero di ulivo a lui dedicato, a settembre 2009 quest’albero è stato tagliato da ignoti e prima l’amministrazione leghista neoeletta di Ponteranica alle porte di Bergamo aveva fatto togliere dalla biblioteca comunale la targa in sua Memoria. Un albero d’ulivo sarà piantato a Perugia per ricordare i giornalisti uccisi per mano della mafia. Ore 15 - Giardini del Pincetto.
Anche quest’anno arriveranno a Perugia 250 giovani volontari da tutto il mondo. La welcome session si terrà alle 16 in Sala dei Notari. Sarà l’occasione per ricordare Isabella Giacomucci, la giovane studentessa perugina che lo scorso anno ha perso la vita in un incidente stradale. Anteprima teatrale, alla Sala dei Notari alle 21, con lo spettacolo Italiani illustrati. Incontri straordinari sul barcone della politica di Antonello Caporale letture di Paolo Pallante con l’amichevole contributo di Francesco Paolantoni e Nicola Vicidomini.
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