PALERMO - Su disposizione del Tribunale di Palermo i carabinieri hanno provveduto al sequestro di beni patrimoniali per un valore di 6 milioni di euro di proprietà di un imprenditore locale che intratteneva fitti rapporti con alcuni esponenti della mafia siciliana, sul sostengo dei quali contava per ottenere appoggio nelle sue attività, compreso il settore degli appalti.
Il costruttore in questione è accusato fra l'altro di aver garantito la latitanza di Calogero Passalacqua e promesso, qualora fosse stato necessario, analoga assistenza anche a Gaspare Di Maggio.
Fra i beni sequestrati figura anche la società edile "Ferranti costruzioni srl Unipersonale" con sede a Foligno. Analoghe misure sono state disposte per l'impresa agricola "Ferranti Francesco", produttrice di olive a Carini, la societa' edile "Torre srl" con sede a Carini, compresi i beni aziendali, il 50% delle quote della "Opus immobiliare srl" con sede a Carini, dove sono state pure sequestrate due ville e 14 appezzamenti di terreno, e infine 4 rapporti bancari e una multiproprieta' a Vedelago (Treviso).
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